Ieri sera, mercoledì 29 aprile, l'auditorium del Liceo 'Il Pontormo' di Empoli era gremito di persone per l'assemblea pubblica sul ddl scuola, organizzata dai docenti dell’istituto. L’incontro fa parte di una serie di iniziative di dissenso alla riforma della scuola, alla quale hanno aderito 50 insegnanti del liceo, circa la metà dell'intero corpo docente.
L'assemblea di ieri, tenuta da quattro professori dell'istituto, è stata molto partecipata: erano presenti almeno 200 persone, fra docenti, studenti, genitori degli alunni e interessati. La discussione è stata molto animata: numerosi sono stati gli interventi da parte dei presenti.
Si è parlato degli aspetti di questa proposta di legge che più mettono in allarme non soltanto in relazione all’istruzione pubblica, ma anche riguardo all’assetto generale del Paese che, nella corrosione dei diritti del lavoro acquisiti ora in atto, potrebbe veramente bloccarsi dal punto di vista sociale.
Per tali motivi la discussione è stata incentrata soprattutto sull’analisi dei continui riferimenti che il testo contiene alla necessità dei legami tra le Scuole e il mondo dei settori produttivi, all’alternanza Scuola-Lavoro e a tutti quegli aspetti che, dietro il mito della valutazione e della competitività, fanno decadere le più alte finalità dell’istruzione pubblica, ovvero formare cittadini consapevoli e democratici e garantire a tutti l’opportunità della libera realizzazione della propria persona.
La progressiva precarizzazione del personale docente, il potenziamento della figura del dirigente scolastico, vero e proprio manager di istituti che saranno strutturati in modo verticistico, la riduzione degli spazi di partecipazione democratica mediante la trasformazione delle rappresentanze collegiali in organi meramente consultivi, sono gli altri argomenti toccati nei discorsi dei relatori e nei numerosi interventi dal pubblico.
Claudia Nieddu