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Ritardi dei treni, la segnalazione di una lettrice: "Perché non si avvertono mai i passeggeri sui motivi?"

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione che una lettrice di gonews.it ha inviato alla redazione in merito alla gestione delle emergenze da parte delle Ferrovie.

"Sono a lamentarmi come le FS gestiscono le emergenze. Dovevo partire da Empoli per Firenze alle ore 20,33. Il treno collocato diversamente dal solito sul secondo binario, non avvisato, non segnalato sul display, ha avuto da prima un ritardo di 15 minuti, poi di 20, dopo di 25....Il problema è che raramente l'autoparlante avvisava di eventuali cambiamenti. Chi era già sul treno, con i finestrini chiusi (sigillati ermeticamente) non sentivano niente. Scendere non era possibile perchè in qualsiasi momento potevano chiudere le porte. Alle 21,10 all'interno del treno ci avvisano che a momenti si sarebbe partiti. E così è stato.

Al ritorno, il treno per Livorno da Firenze delle 21,57 partiva con 25 minuti di ritardo. Siamo partiti con i 25 minuti di ritardo. Poco prima della stazione di Empoli il treno viene fermato. La voce dell'autoparlante fioca e disturbata avvisa di qualcosa che molti non capiscono. Bene, siamo stati mezzora fermi in mezzo ai campi, senza sapere il perchè, per quanto e quando saremo ripartiti. Siamo arrivati in stazione a Empoli alle 23,30 circa. Quindi per fare poco più di 30 Km. abbiamo impiegato circa un'ora.

Quello che io chiedo, ma è una vergogna avvisare chiaramente nel treno che "per motivi tecnici sulla linea ci dobbiamo trattenere fuori stazione per.....". Ogni volta che succede qualcosa si deve sapere per un passaparola perchè gli addetti sembrano vergognarsi di avvisare i viaggiatori.

In tutto questo bellissimo momento, hanno avuto il coraggio di mandare a voce chiara e squillante che "chi viaggia senza biglietto ....." Ci prendono in giro? 
Le persone che viaggiano il biglietto lo pagano (a parte qualche furbo, ma in quella occasione non si pensa al furbo, si pensa alla collettività che è sul treno ad aspettare) ma vogliono delle certezze, che quando partano, nonostante i possibili intoppi, arrivano anche se con ritardo.

La mia polemica è esclusivamente fondata sulla correttezza e sul rispetto di chi viaggia e che sostiene un onero regolarmente dovuto, ma sentirsi presi in giro, questo è troppo. Avvisare, informarei ci rende anche più accettabile l'eventuale attesa e ritardo".

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