Il sindaco e l’assessore alla Cooperazione di Scandicci mercoledì 22 aprile 2015 hanno partecipato a Mostar (Bosnia Erzegovina) al convegno finale di “Lavorare è un mio diritto”, il progetto di Cooperazione internazionale finalizzato all’inserimento al lavoro di persone con disabilità a cura dei Comuni di Scandicci e Jablanica, del Cospe e dell’associazione Link di Mostar che raggruppa oltre 280 piccole e medie imprese bosniache, con il contributo della Regione Toscana. Al convegno finale ha partecipato anche la rete di associazioni di genitori e ragazzi disabili; durante l’incontro sono stati presentati i risultati concreti del progetto, ovvero le esperienze di 13 persone che hanno potuto avviare nuove imprese, con le testimonianze di donne che hanno aperto aziende agricole, tipografie in proprio e ragazzi che hanno cominciato a lavorare contribuendo ad aprire una pizzeria a Mostar.
I partecipanti al convegno finale di “Lavorare è un mio diritto” hanno sottolineato “la concretezza dei risultati raggiunti, in un paese dove a venti anni dalla fine della guerra tutti continuano a parlare del prima e del dopo il conflitto, che è vissuto come uno spartiacque comune di carattere personale, professionale, sociale e politico”. Gli organizzatori hanno anche citato “il senso del lavoro in rete con le 285 aziende della Bosnia Erzegovina: è quello della costruzione sociale e professionale, del creare occasioni di lavoro e consapevolezza dei propri mezzi nell’ambito della cooperazione responsabile, utile ad entrambi le parti molto oltre le dinamiche del gemellaggio. Il vero obiettivo è quello di creare lavoro, che significa creare ricchezza, stabilità e futuro nei paesi di nascita”.
I Sindaci di Scandicci e di Jablanica si erano già incontrati a febbraio a Scandicci, quando era stata ribadita l'importanza di investire in politiche sociali da parte delle municipalità. Nell’ambito del progetto “Lavorare è un mio diritto” è stato realizzato un importante intervento di sensibilizzazione della popolazione bosniaca attraverso la realizzazione di spot pubblicitari, trasmessi dalle tv nazionali e locali, sul bisogno di garantire pari opportunità di accesso e di valorizzazione delle competenze e capacità professionali delle persone con disabilità. Un’azione che sostiene il percorso intrapreso dal governo della Bosnia Erzegovina per la piena inclusione delle persone con disabilità e verso l’accesso al lavoro.
Il problema della disabilità si è presentato in maniera drammatica in quelle terre sin dall’immediato dopoguerra, sia a causa delle disabilità fisiche provocate dal conflitto (ad esempio l’altissimo numero di gravi incidenti provocati dalle mine che ancora oggi infestano parte del territorio della Bosnia Erzegovina) sia a causa di disabilità di tipo psichico, una su tutte lo stress post-traumatico diffusissimo proprio a causa della violenza del conflitto che colpì la Bosnia Erzegovina tra il 1990 ed il 1995.
Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio Stampa