gonews.it

Villa Medicea e Opg: decade l’ipotesi 'Gozzini' per la realizzazione della 'Rems'. Consiglio tematico

Il consiglio comunale di Montelupo Fiorentino sull'Opg

Non sarà più l’istituto Gozzini, il cosiddetto “Solliccianino” ad accogliere i pazienti dell’Opg. La notizia è stata comunicata dalla Regione Toscana al sindaco di Montelupo Fiorentino che lo ha poi riferito in apertura della dibattimento in Consiglio Comunale dedicato alla Villa Medicea e all’opg. La nuova sede individuata per la realizzazione delle REMS è l’ex ospedale psichiatrico di Volterra: decisione questa che sarà formalizzata lunedì prossimo con una delibera della Giunta regionale.

Questa non è l’unica novità annunciata ieri sera. Comune e Demanio hanno condiviso obiettivi in una convenzione che consentirà ai due soggetti di prefigurare un progetto per il recupero e la valorizzazione della Villa dell’Ambrogiana.

«Desidero fugare i dubbi su un aspetto cruciale di cui spesso si è parlato anche sulla stampa: il comune di Montelupo non acquisirà mai la Villa Medicea, ma lavorerà di concerto con il Demanio per l’elaborazione di un progetto sostenibile.

Elaborare un progetto sostenibile vuol dire, come specificato anche nella convenzione, prevedere un mix di funzioni pubblico/privato. Ovviamente per noi rimane prioritaria la destinazione pubblica dell’immobile; solo così la cittadinanza potrà finalmente beneficiarne.

Sul progetto di recupero del complesso lavorerà un gruppo tecnico che si riunirà entro pochi giorni dalla firma della convenzione.

Il lavoro del gruppo tecnico non è in contrasto con l’avvio di un percorso partecipativo, più volte auspicato, su questo tema. Certamente la riflessione dovrà partire da un semi lavorato o comunque in un quadro di conoscenze sulla struttura che ad oggi non possediamo» afferma il sindaco di Montelupo Firoentino.

Un altro aspetto saliente in tutta questa vicenda riguarda la notizia ricevuta dal Ministero di una richiesta presentata dal Dap affinché venga firmato il decreto di soppressione dell’opg, appena sarà ultimato il trasferimento dei pazienti.

A seguito delle novità comunicate dal sindaco all’assemblea si è svolta la discussione. Il regolamento del Consiglio Comunale non prevede esplicitamente la possibilità di contributi dei cittadini per questa ragione la Conferenza dei Capigruppo ha dato la possibilità di intervenire solamente a soggetti esterni portatori di interesse, previa comunicazione alla segreteria del sindaco.

Alcuni gruppi consiliari hanno invitato relatori esterni. Per Linea Civica ha parlato Massimo Lenzi del Partito Radicale che per anni ha seguito la vicenda degli ospedali psichiatrici giudiziari. Montelupo nel cuore ha chiesto l’intervento di Giovanni Donzelli, consigliere regionale e candidato alle prossime elezioni regionali. Per Montelupo in Comune ha relazionato Saverio Migliori, ricercatore presso la Fondazione Michelucci, coordinatore dell’Osservatorio regionale sulle strutture penitenziarie e che svolge attività di supporto e consulente dell’Ufficio del Garante regionale per i diritti dei detenuti. Per il Partito Democratico è tornato fra i banchi del Consiglio Comunale, Giacomo Tizzanini, assessore alle politiche sociali a Montelupo nei due precedenti mandati in quanto persona che ha seguito direttamente l’evolversi delle vicende legate all’opg.

Daniele Bagnai, di “Insieme per Montelupo” ha invece scelto di non chiamare un relatore esterno e di intervenire direttamente sulla vicenda.

In un quadro complesso, in cui le variabili da tenere in considerazione sono numerose, le diverse forze politiche hanno espresso punti di vista anche molto differenti fra loro; anche se alcuni hanno convenuto sulla necessità di aprire un confronto con la cittadinanza su questo tema.

Oltre ai relatori chiamati dalle diverse forze politiche sono intervenuti anche Angelo Reppucci, componente RSU dell'OPG di Montelupo Fiorentino, Giuseppe Vece, portavoce del Movimento 5 stelle di Montelupo Fiorentino e candidato alle elezioni regionali, Stefania Cozzolino, rappresentante sindacale del coordinamento nazionale polizia penitenziaria e Olinto Dini della Lega internazionale per i diritti dell'uomo.

Exit mobile version