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Comune: pronta la nuova manovra fiscale. Occhio di riguardo per le fasce svantaggiate

L’Amministrazione comunale, come ormai da diversi anni a questa parte, a dover disegnare il bilancio 2015 in un contesto complesso e in continua evoluzione. Svariate sono le novità annunciate a livello nazionale che hanno ripercussioni sulla finanza locale; l’annuncio dell’istituzione per il 2016 di una nuova Tassa locale che dovrebbe comprendere le imposte ora frammentate e soprattutto,  l’annuncio di un ulteriore diminuzione dei trasferimenti statali anche per il 2015, così come accaduto negli anni passati a partire dal 2008.

Un altro elemento che indirettamente incide sulle scelte fiscali del comune è l’adozione del nuovo sistema ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) che tiene presenti parametri molto diversi al passato e che è stato introdotto a livello nazionale, senza una sperimentazione preventiva. 
Ciò determina una minima percentuale di incertezza per quanto riguarda le future entrate del 2015. 

In questo quadro così complesso  la giunta ha cercato di delineare la nuova manovra fiscale, lo ha fatto cercando di tenere presenti le esigenze della popolazione e istaurando un confronto con le parti sociali e con i rappresentanti dei consumatori,  incontrati in tre diversi momenti (gennaio, febbraio e aprile)
Dai sindacati è arrivata l’esplicita richiesta di un’imposizione progressiva sui redditi di proprietari di immobili, mentre le associazioni di categoria hanno fatto presente la necessità di non incrementare ulteriormente l’IMU. 

I sintesi gli obiettivi che l’amministrazione si è posta nel varare la manovra fiscale sono:
mantenere elevato il livello dei servizi; 
semplificare il quadro tributario;
prevedere il pagamento dei tributi solamente per i proprietari di immobili e non per gli affittuari;
Imu invariata e niente Tasi per le aziende al fine di sostenere la ripresa economica;  
evitare una doppia tassazione;
incrementare ulteriormente l’attività di contrasto all’evasione;
supportare i cittadini nel pagamento delle tasse con un servizio di assistenza fiscale da parte degli uffici comunali.

Un’importante novità della manovra 2015 è la decisione di applicare agevolazioni in base al reddito sugli importi da pagare per i tributi immobiliari, questo nella prospettiva di non gravare su famiglie che già versano in difficoltà economiche.

Ecco quindi quali sono gli aspetti principali deliberati ieri sera dal Consiglio Comunale.
Rimane invariata l’addizionale IRPEF invariata a 0.8% e esenzione per redditi inferiori a 11.500 €;
È previsto un incremento della Tasi al 3,3 per mille, ma diversamente allo scorso anno vengono proposte agevolazioni in base al reddito:
Isee inferiore a 5000 euro – esenzione totale 
Isee inferiore a 10.000 euro – riduzione del 50%
Isee inferiore a 18.000 euro – riduzione del 30%
Sale al 3,3 per mille la TASI  per quanto riguarda le abitazioni signorili, le ville e i castelli e (unico caso in cui abbiamo una doppia tassazione) viene previsto il pagamento dell’IMU al 2,7 per mille
Permane l’agevolazione sul pagamento dell’IMU per le abitazioni date in comodato d’suo a figli e parenti con un’imposta del 6 per mille
Rimane invariata al 9 per mille l’IMU sui capannoni industriali
Per quanto riguarda la TARI le tariffe sono in attesa di definizione e saranno omogenee per tutti i comuni dell’Unione 

«Delineare il bilancio 2015 è complesso anche perché ci siamo posti gli obiettivi di mantenere invariata la qualità dei servizi, non aumentare gli importi per i servizi a domanda individuale e gravare il meno possibile sulle famiglie in difficoltà economiche e sulle aziende del territorio. Contemporaneamente dobbiamo fronteggiare una continua riduzione di entrate, determinata da più fattori.

Negli anni abbiamo già operato un’importante razionalizzazione dei costi per questo ci troviamo ora a compiere scelte di radicale importanza. Una di queste è certamente l’aver aumentato l’imposizione della Tasi; lo abbiamo fatto, però introducendo forme di esenzione in base al reddito proprio al fine di gravare il meno possibile su chi ha già difficoltà economiche.
Il confronto con le parti sociali è stato proficuo e produttivo e certamente utile per avere una maggiore consapevolezza sulle reali necessità dei cittadini e anche del nostro tessuto produttivo», afferma l’assessore al bilancio del comune di Montelupo Fiorentino.

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