"Che in data odierna il Consiglio Comunale di Montelupo Fiorentino possa tornare ad affrontare la questione dell’OPG è legittimo e positivo. Ci sono forze politiche in campo, rappresentanti dei Cittadini, che possono così ulteriormente dibattere sull’argomento. Per quanto ci riguarda, come Sindacato dei Lavoratori della Sicurezza – e tra questi anche del Personale di Polizia Penitenziaria dell’OPG – ma anche di Solliccianino a Firenze, abbiamo con chiarezza espresso la nostra posizione, sia pubblicamente tramite gli Organi d’Informazione, sia direttamente ad ogni Autorità che sulla vicenda possa avere competenza riguardo a quanto avviene in questi giorni con l’entrata in vigore della Legge che prevede il superamento della Funzione Penitenziaria degli OPG.
La nostra posizione l’abbiamo partecipata al Ministro della Giustizia ed ai Vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, soprattutto perché sono anche i diretti Responsabili del Personale Penitenziario. Ma abbiamo sempre informato di ogni nostro intervento il Prefetto di Firenze, la Regione Toscana, il Procuratore Generale della Repubblica di Firenze e sul piano politico Tutti i Parlamentari eletti nelle Circoscrizioni della Toscana, sia per il Senato che per la Camera dei Deputati. E della nostra posizione ne hanno riportato notizia le Redazioni Giornalistiche, sia della carta stampata, televisiva, radiofonica e tramite web.
Non ci siamo sottratti neanche ad audizioni in Commissioni Consiliari del Comune di Montelupo, così come in Convegni e Seminari organizzati dalla Regione Toscana ed altri. Confermo che mai abbiamo usata una sola parola negativa verso l’Associazionismo che da sempre s’impegna nell’OPG di Montelupo, tanto meno verso l’impegno che i Parroci di Montelupo – da sempre anch’essi – hanno messo al servizio dei più deboli e soprattutto degli Internati dell’OPG.
Non ci appartengono quindi alcune esternazioni che tendono a far immaginare che non riconosciamo il valore di quanto ruota intorno all’OPG, anzi abbiamo rappresentato e segnalato che anche tutto l’indotto di attività che di OPG si occupavano e si occupano sono tagliate fuori da un ruolo attivo nella gestione di questa Riforma. Quando però accusiamo l’Istituzioni Locali su alcuni silenzi ed errate valutazioni sulla vicenda ci riferiamo al Comune di Montelupo ed anche alla Regione Toscana, che non hanno affrontato e trovata una soluzione per le Strutture alternative alla Funzione svolta fino ad oggi dall’Amministrazione Penitenziaria con l’OPG creando le REMS.
Parole tante, tantissime, ma soluzioni concrete neanche una, se dal 2012 ad oggi siamo arrivati all’ennesima scadenza e nulla è sostanzialmente cambiato, visto che gli Internati sono ancora tutti a Montelupo Fiorentino, con l’Amministrazione Penitenziaria che nel frattempo continua ad assolvere alla funzione svolta da sempre. Ci sono poi responsabilità su dichiarazioni pubbliche, rese anche dal Sindaco di Montelupo, che pochi giorni fa ha chiaramente detto che non è condivisibile la posizione del Personale dell’OPG (per il tramite delle OO.SS.) visto che questi non perdono il posto di lavoro come altri Lavoratori. E su questo il Sindacato ha fatto notare quanto sia per noi incomprensibile che si dica ciò, ignorando che sia un problema l’eventuale delocalizzazione del lavoro per un centinaio di Operatori e delle loro Famiglie.
Così come abbiamo espresso la nostra non comprensione dello spreco di soldi pubblici per milioni di euro, spesi al fine di adeguare gli spazi destinati a sezioni detentive, non destinando quegli stessi spazi oggi pronti e già in uso all’Amministrazione Penitenziaria, una volta che gli Internati saranno andati da qualche altra parte (REMS e non solo), ad altra funzione diversa dall’OPG e magari per un carcere con soggetti a custodia attenuata, deflazionando così la diffusa situazione di sovraffollamento delle altre Strutture Penitenziarie della Toscana. Bizzarre talune dichiarazioni che portano ad affermare che quei lavori di ristrutturazione non andavano fatti e addirittura, da parte di alcuni, che il Comune non ne sapeva niente.
Ad oggi il problema principale rimane la collocazione degli Internati che, in assenza di Strutture alternative idonee, non andranno via da Montelupo; ci conforta su questo la chiara posizione della Magistratura che fa con serietà, come sempre, il proprio dovere e non esporrà i Cittadini a rischi sulla sicurezza e gli Internati ad andare in luoghi dove i percorsi previsti dalla Legge di Riforma non siano garantiti.
Per questo abbiamo espresso la nostra contrarietà a smantellare un'altra positiva esperienza di Funzione Penitenziaria, quella realizzata in tanti anni al carcere fiorentino di Solliccianino, introducendo un ulteriore problema alla riforma degli OPG danneggiando anche un'altra realtà funzionante ed efficiente. A questo si sommi poi l’ipotesi di spendere una cifra superiore agli 11 milioni di euro per adeguare allo scopo quel carcere, spendendo soldi pubblici su altri soldi pubblici.
Fanno poi sorridere ulteriori dichiarazioni dove si tende a mettere tutto e tutti insieme, esponenti politici di partiti diversi, sindacati e perfino la Direzione dell’OPG, quasi come se ognuno avesse poco chiara la situazione attuale, non dicessero delle verità e non avessero legittimità e competenza ad esprimersi sull’intera vicenda. Ma forse questo deriva dal fatto che - tutti questi ultimi chiamati in causa - non sono nella corrente di pensiero unica su cosa fare solo ed esclusivamente della Villa Medicea e non di cosa la stessa contiene, come storia e come Persone che a vario titolo lì dentro sono".