
In merito al comunicato diramato dal Movimento 5 Stelle sui 9 licenziamenti della Cuoio-Depur di Ponte a Egola (San Miniato) è intervenuto Loris Mainardi dalla Camera del lavoro di Santa Croce.
"È bene precisare - commenta Mainardi - che non ci sono stati licenziamenti. Il sindacato sta seguendo la procedura, e abbiamo proposto all'azienda una via di uscita onorevole".
"Le motivazioni alla base di questo processo - continua - sarebbe il costo di depurazione troppo elevato per le concerie. Secondo una delibera, approvata all'unanimità a monte di questi incontri, si prevede una ristrutturazione dell'impianto. Una conseguenza sarà l'esternalizzazione di buona parte del lavoro e del laboratorio. Noi della Cgil abbiamo ribadito un forte no, e anzi chiediamo che i processi di depurazione vengano riportati all'interno della ditta".
Per venire incontro a queste imprese Cuoio-Depur avrebbe pensato a una revisione delle tariffe di depurazione affinché tutte riescano a pagare ma per farlo dovrebbe ridurre anche i costi aziendali: da qui la necessità di ridurre il personale. "E' inaccettabile - ha concluso Mainardi - scaricare sui lavoratori gli effetti della crisi, occorre individuare soluzioni alternative".
Ci sarà un incontro il prossimo martedì 28 aprile dove l'azienda valuterà il da farsi. Per la parte pubblica, rappresentata dal Comune di San Miniato, Mainardi afferma che il primo cittadino si è già espresso in merito. Durante l'incontro del 7 aprile scorso, assieme ai delegati e ai responsabili anche della Cisl, Vittorio Gabbanini si è detto contrario ad ogni tipo di licenziamento.
Elia Billero
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