I Comuni del Chianti stringono alleanze contro il gioco d’azzardo. Tavarnelle fa da apripista mettendo in campo progetti, interventi, idee e collaborazioni per arginare i rischi sociali legati alla ludopatia, un fenomeno in sensibile aumento anche nei territori del Chianti. La battaglia della giunta Baroncelli, iniziata con uno stop alla richiesta di apertura di una sala scommesse a Tavarnelle, approda al tavolo di incontro e riflessione sul tema proposto dal convegno “Il rischio e la regola, i giochi e politiche delle istituzioni pubblici come patologia, impresa” che si è tenuto a Villa Ruspoli a Firenze alla presenza di varie amministrazioni della Toscana e del sottosegretario di Stato all’Economia e Finanza Pier Paolo Baretta.
“E’ necessario cercare alleanze soprattutto con i comuni limitrofi perché le politiche pubbliche sul gioco siano uniformi tra paesi che confinano e sono soggetti al fenomeno del nomadismo ludico”. E’ l’obiettivo condiviso tra gli amministratori intervenuti e quelli presenti tra cui David Baroncelli, sindaco di Tavarnelle, Giacomo Trentanovi, sindaco di Barberino Val d’Elsa, Giulia Casamonti ed Elisabetta Masti, assessori alle politiche sociali dell'Unione comunale del Chianti fiorentino e del Comune di San Casciano. Al centro del convegno anche il progetto che il Comune di Tavarnelle sta portando avanti in stretta collaborazione con l’Unità di ricerca sulle nuove patologie sociali dell’Università di Firenze con l’intento di contrastare il fenomeno e realizzare un regolamento comunale che, in linea con le nuove disposizioni nazionali, metta in campo misure restrittive, anche sul piano urbanistico, finalizzate a limitare l’attività e la presenza stessa di sale da gioco nel territorio.
Fonte: Comune di Tavarnelle Val di Pesa - Ufficio Stampa
