'Sindaci allo specchio', è la volta di Primo Bosi: "Consiglio in piazza per una democrazia partecipata, buona la risposta dei cittadini"

Primo Bosi, di 51 anni, è sindaco a tempo pieno del Comune di Vaiano dal 2014. È stato eletto con la lista di centro sinistra, insieme a Sel e Rifondazione Comunista. Prima dell'incarico di sindaco, ha ricoperto per otto anni il ruolo di vicesindaco nelle precedenti due giunte.

Un bilancio del suo mandato?

Vaiano conta 10mila abitanti, è un comune a dimensione umana. Il rapporto con i cittadini è quindi molto importante ed è stato molto costruttivo. il primo atto formale, che abbiamo fatto a favore di una democrazia partecipata è stato convocare il Consiglio Comunale ai giardini pubblici. Fino a settembre abbiamo continuato a fare il Consiglio nelle piazze, poi abbiamo interrotto per la stagione invernale e adesso riprendiamo con il prossimo Consiglio. È stata una bella esperienza: i cittadini hanno partecipato e si sono incuriositi. Inoltre, sempre per favorire una cittadinanza attiva, abbiamo organizzato dei laboratori civici. Un tema importante che verrà discusso in queste riunioni è la questione della frazione della Briglia: questa si trova in una situazione di degrado da quando, a fine anni '90, è stata definitivamente chiusa la storica fabbrica tessile 'Forti'. Questa frazione era infatti una città-fabbrica, con circa mille abitanti. Un piano di riqualificazione non è mai stato portato a termine. Adesso abbiamo avuto un finanziamento dalla Regione, per iniziare un percorso di conoscenza della zona, attraverso questi laboratori, in cui i cittadini potranno esprimere le loro idee su come si può ristrutturare il luogo. Altri temi da affrontare saranno il mondo del lavoro e la protezione civile. Vorremmo informare la cittadinanza sui pericoli di esondazione e di frana che potrebbero interessare il nostro comune.

Quali sono i progetti già realizzati? 

Abbiamo partecipato a un bando per ottenere finanziamenti per i progetti di ampliamento della scuola materna di Sofignano e della scuola elementare. Questi sono stati già approvati e finanziati, ma abbiamo chiesto un co-finanziamento. In più, abbiamo in progetto la costruzione di una nuova materna a La Briglia. Abbiamo inoltre completato un progetto di asfaltatura delle strade, perché il nostro territorio è piuttosto fragile e non ci si è più lavorato da anni. È stata messa in sicurezza anche la strada statale 325, con la costruzione di rotonde. È stato finanziato il progetto per una pista pedonale nella località di Schignano. Inoltre abbiamo intenzione di lavorare per il ripristino della pista ciclabile che collega Vaiano a Prato, ma che è stata interrotta nel 2013 da una frana.

E i progetti futuri?

Per il futuro, vogliamo parlare di lavoro. Vaiano è una valle, che era nata e si era sviluppata sul tessile, ma con la crisi di questo settore, ha perso un'immagine di sè ben definita e adesso cerchiamo di ricostruirla. Vogliamo valorizzare le nostre risorse ambientali e il know-how che abbiamo di certi mestieri. Abbiamo organizzato uno workshop e un convegno sull'industria 2.0. Inoltre, a livello socio-sanitario, c'è un progetto di un privato sociale per la costruzione di una casa della salute: a breve partiranno i lavori. È cofinanziato dalla Regione e offrirà nuovi servizi ai cittadini di Vaiano.

Ha trovato difficoltà durante questo mandato?

Ci stiamo battendo per la questione della centrale di scambio, che la ditta Terna, vorrebbe costruire a Vaiano. Si tratta di un ecomostro, proprio sotto il borgo di Savignano, dove ci sono anche agriturismi, che verrebbero completamente svalutati, se venisse costruita. È un'opera milionaria. Abbiamo fatto ricorso alla Regione e ci siamo mossi con i Ministeri. Si è formato un comitato cittadino, che ha organizzato manifestazioni. A Vaiano c'è già una centrale di scambio dell'Enel, mi sembra sia abbastanza.

Come procede la gestione associata dei servizi?

Con Vernio e Cantagallo gestiamo più di 23 servizi in forma associata: la protezione civile, la polizia municipale, il catasto, le gare, la segreteria e altri. L'Unione dei Comuni funziona: i maggiori vantaggi sono l'economicità e l'efficienza.

 

Claudia Nieddu

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