
Il Governo ha risposto all'interrogazione della senatrice pisana Maria Grazia Gatti (Pd) che aveva fatto approdare in parlamento la questione della Bactrocera Oleae, meglio conosciuta come mosca delle olive. Il dannoso insetto nel 2014, favorito nella riproduzione dalle condizioni meteo, ha comportato in Toscana una infestazione mai di così tale entitànella maggior parte delle aree olivicole centro-settentrionali. Di fatto una calamità che ha causato, nella maggior parte dei distretti olivicoli di pregio del centro-nord Italia, perdite riguardanti non solo i produttori ma l’intero settore, con ripercussioni anche a livello occupazionale. La parlamentare pisana ha replicato.
“La risposta del Governo è parzialmente soddisfacente – spiega la senatrice Gatti – e vorrei richiamare nuovamente la gravità della situazione per il settore olivicolo toscano. Invito ad una ulteriore riflessione circa l'utilizzo degli strumenti legislativi esistenti in materia di provvedimenti compensativi, dal momento che il precedente della malattia della peronospora è a mio avviso estendibile a questo caso. Ricordo la difficoltà dei produttori a provvedere all'assicurazione delle colture, dal momento che le compagnie non accettano la stipulazione di polizze contro i rischi derivanti dalla mosca olearia. Il quadro che precede è acuito dalla limitata dimensione delle aziende olivicole toscane e dal diffuso scetticismo riguardo l'uso dei fitofarmaci. Quanto alle prospettive per l'immediato futuro, ritengo che i consorzi di difesa potrebbero rappresentare un valido sostituto delle assicurazioni, visti i possibili rischi anche per la stagione 2015. Sarebbero necessarie misure più consistenti per un'adeguata compensazione del danno subito dai produttori. Continuerò comunque a seguire la questione: ho avuto la disponibilità del Ministero dell'Agricoltura ad approfondire il problema”.
Fonte: Partito Democratico Pisa
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