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Banca Popolare di Vicenza, il Comitato locale: "Con i soldi persi si poteva costruire banche del territorio"

Banca Popolare Vicenza

Il Comitato Promotore della Banca Popolare di Prato desidera esprimere grande preoccupazione per le notizie apparse sui giornali riguardanti il crollo del valore delle azioni della Banca Popolare di Vicenza. Ogni singolo titolo è stato deprezzato del 23,2%, pari a 14,5 euro. “Con tutti i soldi perduti dai risparmiatori pratesi – si legge in una nota diffusa dal Comitato - si sarebbero potute costituire almeno due banche realmente del territorio. Un grande danno per l’economia pratese. La sola Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha perduto 5 milioni di euro nel giro di poche ore. Risorse che sarebbero potute essere investite in maniera diversa, magari sostenendo un’azienda di credito effettivamente collegata al territorio pratese, come desidera essere la stessa Banca di Prato”. Il crollo dei titoli arriva dopo una doppia operazione di ricapitalizzazione effettuata nei mesi scorsi dall’istituto vicentino. “Operazione effettuata – prosegue la nota – proprio durante la fase di raccolta del capitale sociale della costituenda Banca di Prato. Una coincidenza?”. Alla ricapitalizzazione della Popolare di Vicenza hanno aderito, spesso contro voglia (per usare un eufemismo), anche molti piccoli risparmiatori pratesi. “Risparmiatori che – conferma il Comitato - avrebbero avuto interesse a diventare soci sottoscrittori della nascente Banca di Prato se non avessero dovuto sborsare, come loro stessi ci hanno comunicato, almeno 6.500 euro, ma in tanti casi molti più soldi, per quest’arrembante azione di ricapitalizzazione”.

“Ci piacerebbe sapere - si domanda il Comitato della Pop di Prato - cosa ne pensano oggi quei rappresentanti che a gran voce continuano a rivendicare un posto nel CDA dell’istituto vicentino, oppure quelle persone che non hanno aderito al progetto comunicando a noi, e a tutta la città, che era meglio far gestire i soldi dei pratesi da Vicenza. Dopo che tanti risparmiatori hanno perso migliaia di euro e l’economia del territorio è stata privata di milioni di euro di risorse in poche ore, una risposta alle nostre ripetute richieste di chiarimento sarebbe gradita. Facile lamentarsi dicendo che l’istituto vicentino non s’interessa alle aziende pratesi. Noi alle chiacchiere preferiamo la cultura del fare, ma a quanto pare, i rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni cittadine non la pensano così. È troppo semplice adesso asserire che a Prato serva una banca del territorio, quando da un anno quest’opportunità c’è, la Popolare di Prato, ma i massimi esponenti del territorio non sembrano intenzionati a coglierla. Questi sono i rappresentanti della nostra città: evidentemente ce li meritiamo”.

Fonte: Uffcio Stampa

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