
Giovedì 9 aprile 2015 alle 17 nell’Auditorium Mario Augusto Martini della Biblioteca di Scandicci l’incontro Una parola tira l’altra, sul tema della didattica inclusiva e dei disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa). A seguire la presentazione dei "Libri ad alta leggibilità" disponibili in Biblioteca e delle risorse on-line. Durante l’incontro intervengono l’assessore alla Pubblica istruzione Diye Ndiaye, lo psicologo Giovanni Naldi, il rappresentante del gruppo genitori Dsa Scandicci Marco Gensini, la responsabile del Progetto Città dei Ragazzi Giorgia Contemori, la docente della scuola primaria Cristina Laserpe, il docente della scuola secondaria di primo grado Angelo Pulvirenti e la referente della Biblioteca dei ragazzi di Scandicci Tamara Bani. A seguire letture di Valentina Schiavi della Biblioteca dei ragazzi di Scandicci. Info e prenotazioni: La Biblioteca di Scandicci, via Roma 38/a; Tel. 055/7591860-61-63; http://biblioteca.scandiccicultura.it .
La Dislessia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA). Con questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in particolare a dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. La principale caratteristica di questa categoria è le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino non deve presentare deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un’alterazione neurobiologica che caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato). La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Leggere e scrivere sono considerati atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico. Purtroppo in Italia la dislessia è poco conosciuta, benché si calcoli che riguardi il 3-4% della popolazione scolastica (fascia della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado). La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura, cioè una cattiva resa formale, nel 43% dei casi), nel calcolo (44% dei casi) e, talvolta, anche in altre attività mentali. Tuttavia questi bambini sono intelligenti e di solito vivaci e creativi.
Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio Stampa
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