'Piazzaliberatutti', un progetto partecipato per la rinascita di piazza Vettori

Piazza Vettori a Firenze come le piazze e le vie di New York, accomunate da un percorso di rinascita incentrato sulla partecipazione dei cittadini che potranno contribuire con suggerimenti e idee. "Anzi, con un valore aggiunto in più nel caso del progetto toscano – sottolinea l'assessore alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli -: perché a differenza del "New York City Plaza Program" che mira a trasformare parti di città degradate e sottoutilizzate in spazi pubblici vivi e vissuti, il progetto "Piazzaliberatutti" per Piazza Vettori parte dal basso ed è promosso da un'associazione". Prevede anche una futura collaborazione nella gestione dello spazio.

Il progetto è stato presentato stamani a Firenze. "Si tratta di un percorso in linea con la rivoluzione che la Regione ha lanciato lo scorso settembre con la piattaforma Open Toscana – dice l'assessore -: un modello di pubblica amministrazione che esce dalla logica dello sportello ed entra in quella della collaborazione". In questo caso con i cittadini che abitano una parte della città e che propongono idee e strumenti per migliorarla. "Un modello da replicare – aggiunge -, convinti che i cittadini siano gli attori principali e più indicati per proporre soluzioni".

"Piazzaliberatutti", promosso dall'associazione "Save the City" e condotto da Sociolab con il supporto tecnico di Projekto, è uno dei percorsi partecipativi finanziati dalla Regione attraverso l'Autorità regionale per la promozione della partecipazione. Il confronto durerà sei mesi. L'obiettivo è offrire nuove prospettive ad un luogo a ridosso del centro della città immediatamente al di là dell'Arno, spazio oggi degradato e sotto utilizzato. Si parte dalle lettura del luogo e delle frequentazioni fino alla raccolta di idee e il lancio di un bando per la manutenzione e animazione, con l'amministrazione comunale che partecipa al laboratorio di progettazione partecipata per offrire un supporto tecnico sulla fattibilità delle soluzioni proposte.

"Entriamo in una fase nuova – conclude e ribadisce Bugli -: da una partecipazione intesa come mediazione del contrasto ad una partecipazione per proporre cose e gestirle".

Fonte: Giunta regionale

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