Sabato scorso, 28 Marzo, il Sindaco e la Giunta di Capraia e Limite hanno vissuto una mattinata atipica, sui banchi di scuola, per incontrare i ragazzi della seconda e terza media della “E.Fermi” di Limite nell'ambito di un percorso che vedrà, nel prossimo anno scolastico, eleggere un Consiglio Comunale dei giovani alunni delle scuole elementari e medie.
I ragazzi e le ragazze presenti, sollecitati dagli insegnanti, hanno rivolto al Sindaco Giunti ed agli Assessori (assente solo Corrado Ceccarelli per motivi di lavoro) numerose domande, spaziando dall'attualità, alle ambizioni personali, alla “buca” sulle strade che frequentano ogni giorno, per arrivare a domandare chiarimenti sulle politiche giovanili e gli spazi ad esse destinate.
Inizialmente, ha preso la parola il Sindaco, che ha illustrato nel dettaglio la struttura ed il funzionamento della macchina comunale, a partire dalle deleghe, le responsabilità ed i compiti assegnati agli organi politici ed agli uffici amministrativi.
“Io, da Sindaco, rappresento Capraia e Limite in tutte le sedi in cui mi trovo a lavorare per la comunità e, in caso di pericolo ed emergenza, sono il responsabile della sicurezza e dell'incolumità di tutti i cittadini. Ovviamente, non potrei fare tutto da solo, considerando che ogni giorno ci sono molte cose da seguire e problemi da risolvere. Per questo, ho al mio fianco la “mia squadra”, cioè i quattro Assessori che lavorano nei settori che li ho delegato al momento della nomina a giugno scorso, poco dopo la vittoria delle elezioni”, ha esordito Alessandro Giunti.
“Le elezioni per il rinnovo della carica di Sindaco, si svolgono ogni cinque anni, un tempo necessario per valutare se l'operato è piaciuto ai cittadini. Per me fare il Sindaco è un mestiere bellissimo, e lo capisco dal fatto che la mattina, quando esco di casa per recarmi in Comune, sono felice e soddisfatto di quello che faccio. Certo, le responsabilità sono tante, così come talvolta le decisioni da prendere non sono semplici, ad esempio quando si sceglie a cosa destinare i fondi a disposizione.”
Alla domanda sul cambiamento nell'amministrazione del Comune a seguito della crisi degli ultimi anni, ha risposto l'Assessore Marzia Cecchi, al suo secondo mandato. “Se fino al 2010 circa potevamo programmare degli investimenti anche di contorno, per il decoro urbano ed altro, da tempo siamo costretti a far quadrare il bilancio tenendo in considerazione, in primo luogo, l'ampia area di disagio sociale”. Sul sociale, ha confermato l'emergenza l'Assessore Rosanna Gallerini, che ne ha la delega. “E' un compito difficile, visto che occorre convivere con la carenza di risorse indispensabili per soccorrere chi si rivolge al Comune con situazioni di vita precarie e delicate”.
Per quanto riguarda le finanze e l'organizzazione generale, ha risposto il Vice-Sindaco Paolo Giuntini, che ha ripercorso brevemente con i ragazzi le tappe della storia, dal Medioevo ad oggi, per quanto riguarda la struttura istituzionale, “codificata oggi dalla nostra Costituzione, che continua ad essere molto bella nonostante abbia quasi 70 anni e possa, in alcune sue parti, essere modificata. Il valore delle istituzioni, che la politica ha il compito di proteggere, si trova espresso lì ed ai suoi principi fondamentali, quando decidiamo le priorità da tenere in conto anche per il bilancio, dobbiamo attenersi. “
Una domanda gettonata, a cui il Sindaco ha risposto volentieri, ha riguardato il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. “Oggi, per fortuna, dopo l'introduzione della raccolta differenziata e
del porta a porta, c'è più sensibilità verso la tutela dell'ambiente. I casi di abbandono nei boschi e per le strade continuano ad essere numerosi, ma vi assicuro che è cambiato lo spirito e possiamo guardare con serenità al futuro, visti anche i controlli che in futuro saranno garantiti ed aumentati”.
Per finire, gli studenti hanno chiesto più volte a Sindaco ed Assessori i motivi che li hanno spinti ad intraprendere la strada politica, il loro percorso di studi seguito in precedenza ed il significato che assume l'impegnarsi per la propria comunità. Il coro unanime di risposta, ha sottolineato “la volontà di non stare con le mani in mano, come si suol dire, ad attendere che qualcuno faccia per noi quello che noi possiamo fare per gli altri.”.
Il primo cittadino, a tal proposito, ha citato la massima di J.F.Kennedy, “non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”, raccontando che “l'idea di candidarmi a Sindaco del paese dove abito è nata dopo una riflessione che mi ha esortato a mettermi in gioco in prima persona ed è proseguita quando mi sono reso conto che tanta gente apprezzava la mia disponibilità”. “Fare politica-ha concluso la Giunta- è anche guardare alle piccole cose, ai problemi quotidiani, a quei bisogni che fanno la differenza tra una vita migliore ed una più difficile”.

Fonte: Comune di Capraia e Limite - Ufficio Stampa