"Mercoledì scorso il Consiglio della Regione Toscana ha approvato un positivo atto d'indirizzo in vista del prossimo mandato elettorale che dovrà discutere il nuovo piano del turismo al quale viene chiesto di tutelare le professionalità di chi da anni diffonde la conoscenza del nostro patrimonio come guide turistiche, formate e abilitate nell'ambito fiorentino" - dichiarano Mauro Romanelli e Tommaso Grassi di Sinistra Ecologia e Libertà.
"Il Comune e la Regione prendano posizione contro il decreto Franceschini che, non avendo atteso la definizione dei siti specifici in cui devono poter operare solo le guide specializzate, introduce una norma transitoria che permetterà appena entrata in vigore a chiunque di venire a Firenze a svolgere la propria attività di guida, anche senza avere alcuna formazione specifica sul patrimonio della nostra città".
"Lunedì scorso abbiamo provato a porre in votazione anche in Consiglio comunale un documento, con gli stessi obiettivi di tutela e salvaguardia del patrimonio artistico e delle guide turistiche, che potesse unire tutti i gruppi consiliari: purtroppo abbiamo dovuto registrare che il PD, dopo aver inizialmente sottoscritto la mozione, ha negato il consenso ad anticipare la discussione nel corso della seduta stessa, proponendo di stravolgere il testo, cambiando il senso delle richieste e cassando ogni richiesta rivolte al Governo. Avevano paura di pestare i piedi a qualcuno?"
"Dobbiamo intervenire da subito, urgentemente, non c'è tempo da perdere o equilibri politici da preservare: stiamo rischiando di perdere una vera e propria garanzia per il nostro patrimonio e non possiamo accettare che ci si trinceri dietro all'Europa per favorire un piano dannoso per il nostro Paese."
"Ci appelliamo al Ministro Franceschini e al Ministro Gozzi affinchè si provveda a sospendere l'entrata in vigore dell'applicazione del decreto, attendendo la definizione dei siti riservati alle guide specializzate e richiedendo con forza il riconoscimento del centro storico fiorentino, patrimonio dell'Unesco, come un sito unitario da tutelare. Queste le nostre richieste e quello che vorremmo fosse condiviso anche dal Comune di Firenze e richiesto al Governo che non può, un domani a disastro avvenuto, cascare dalle nuvole dicendo che nessuno aveva avvisato dei grossi rischi che sta correnndo parte del nostro settore turistico e artistico" - concludono Romanelli e Grassi
Fonte: Ufficio Stampa