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Riforma della giustizia, anche il sottosegretario Ferri alla tavola rotonda all'Università telematica Pegaso

Era presente anche il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, alla tavola rotonda organizzata oggi presso la sede dell'Università telematica Pegaso, in via Faenza 48, nel corso del quale si è parlato di "Diritto alla giustizia e tutela delle imprese. Quadro normativo attuale e prospettive di riforma".

Alla tavola rotonda erano presenti il consigliere regionale e vicepresidente III commissione Sviluppo economico,Nicola Nascosti, Paolo Morini, responsabile della sede di Firenze dell’Università Telematica Pegaso, il professore di Diritto Commerciale e Responsabile Scientifico UniPegaso Francesco Fimmanò, Roberto Franceschi presidente corso Esecuzioni Immobiliari FDCEC Firenze, Giovanni Gentile editore e past president di Confindustria Firenze, Niccolò Manetti, Amministratore delegato Manetti Battiloro spa, Giampaolo Pacini, avvocato esperto nei settori di finanza per le imprese e di debt capital markets, Claudio Tongiani di Confindustria, presidente Sezione Territoriale Fiorentina Sud-Chianti.

Il primo a intervenire è stato Nicola Nascosti il quale ha ricordato l'importanza del rapporto tra giustizia civile e impresa, la cui efficienza è fondamentale per facilitare il lavoro delle imprese stesse, sottolineando anche l'importanza del personale formato di cui sono ancora carenti molte strutture giudiziarie.

Giovanni Gentile editore e past president Confindustria Firenze, ha affrontato il suo intervento dal proprio punto di vista, da imprenditore. "L'occupazione non si crea per decreto - ha detto - ma la fanno gli imprenditori. E l'argomento oggetto del convegno è fondamentale per delineare il futuro del lavoro. Noi possiamo fare tutte le riforme del lavoro che vogliamo e incentivare gli imprenditori ad assumere, ma se non c'è lavoro, perché, anche se un lavoratore ci costa meno, un imprenditore deve assumerlo? Bisogna creare le condizioni per far ripartire il mercato del lavoro". “in questo momento ha aggiunto, c'è ottimismo, ma vorrei ricordare che i tempi sono stretti, bisogna agire ed incidere su questa situazione. Tutto quello che stiamo facendo, se non facciamo le riforme, non serve a niente” - ha concluso Gentile.

Claudio Tongiani, di Confindustria, presidente Sezione Territoriale Fiorentina Sud-Chianti ha detto: "Credo che si sia giunti a un punto di svolta. Si sta lavorando sul fronte del processo telematico civile obbligatorio e questo è positivo, ce lo chiede anche l'Europa".

"Negli ultimi 20 anni la giustizia è stata caratterizzata da correnti e da una certa autoreferenzialità. E forse per la prima volta questo Governo ha capito quali sono le esigenze degli imprenditori. Siamo in emergenza ed è importante che la Riforma venga attuata. L'uso strumentale del processo non va bene, occorre snellezza. Spero che si arrivi presto al compimento della riforma. Il contenzioso civile deve essere riformato, oltre mille giorni in Italia contro i 332 della Germania, non va bene”. “Dobbiamo ricordarci che manca anche il personale – ha aggiunto - manca infatti il 28% del personale formato. Noi oggi paghiamo energia elettrica il 30% in più rispetto ad altri paesi. Un problema paese che per lungo tempo è andato contro le imprese”.

Giampaolo Pacini, avvocato esperto nei settori di finanza per le imprese e di debt capital markets è entrato nello specifico della questione del diritto alla giustizia con un intervento lungo e dettagliato. "Non è solo un fatto di lentezza, ma di certezza di quello che si va a chiedere quando ci si rivolge al giudice” ha detto. Con il sottosegretario Ferri ha poi affrontato la questione dei tempi relativi ai rinvii delle udienze dei giudici, anche di un anno, o le sostituzioni dei giudici, ma in questo caso Ferri ha risposto come “con una riforma non si possa vietare un rinvio a lungo termine, fatto che riguarda l'organizzazione di un tribunale. Certo è che importante e basilare è ridurre l'arbitrato per diminuire i tempi del processo”.

Niccolò Manetti, amministratore delegato Manetti Battiloro spa, ha spiegato di come grazie al jobs act abbia assunto proprio in questi giorni cinque nuovi dipendenti, e altri dovrebbe assumerne nei prossimi, ma di come il problema adesso siano gli alti i costi del concordato e la questione del diritto anglosassone e del diritto romano, ricevendo la garanzia da parte del sottosegretario Ferri dell'intenzione di volerlo semplificare.

Roberto Franceschi, presidente corso Esecuzioni Immobiliari FDCEC Firenze, ha fornito i numeri del nostro paese rispetto al resto d'Europa, sottolineando come a più riprese “siamo fanalino di coda per lungaggini della burocrazia e delle giustizia civile” e affrontando con il sottosegretario la questione della litigiosità italiana. Decisa la risposta del sottosegretario: "Se il sistema è inefficiente è chiaro che chi ha torto ha interesse ad andare in causa. Dobbiamo quindi lavorare per ridurre questi tempi. E l'essere scesi da 5 milioni di cause a 4 milioni e 800 mila è certamente un primo risultato”.

Al telefono il saluto del Rettore UniPegaso Alessandro Bianchii, il quale ha ricordato il lavoro e l'impegno della sua università ed ha risposto ad alcune domande dei presenti.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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