Marco Pacini, Presidente della Federazione Italiana Fuoristrada, replica all'associazione Montalbano Domani relativamente alla polemica per un raduno organizzato per il prossimo 29 marzo.
"Scrivo la presente in merito all'articolo apparso sul sito gonews.it in data 15.03.2015, dove si riportava la notizia che l'Associazione "Montalbano Domani" avrebbe scritto un comunicato a tutti i Sindaci del territorio interessato, al fine di sollecitare un diniego di concessione delle autorizzazioni per impedire lo svolgimento della manifestazione regolarmente organizzata da un nostro club affiliato.
Mi preme entrare nel merito della vicenda, perché emergono prepotentemente questioni di carattere politico e questioni di carattere legale.
La gestione della cosa pubblica, infatti, non è stabilita da un'Associazione piuttosto che da un’altra.
Non può essere additata come moralmente accettabile una pratica hobbystica piuttosto di un'altra.
Non può essere addirittura colpevolizzata un'intera categoria di fruitori del territorio che, oltretutto, pagano fior di imposte dirette ed indirette per poter praticare la propria passione.
Non può, infine, essere discriminata una categoria a vantaggio di altre, ancorché (e sarebbe tutto da dimostrare) più numerose o semplicemente più simpatiche.
Semmai il problema ed il suggerimento che lo scrivente si permette di dare ai destinatari della presente, è quello di promuovere un (serio) confronto fra tutte le associazioni del comprensorio del Montalbano al fine di decidere, democraticamente, come organizzare la gestione dello stesso in modo da essere possibile la fruizione da parte di tutti, nel totale rispetto dell'ambiente e delle leggi.
In merito alla legislazione vigente, l'Associazione "Montalbano Domani" cita la Legge regionale 48 del 1994, ma ne stravolge completamente i dettami, con un'interpretazione del tutto errata.
La manifestazione di cui parliamo, infatti, non è una gara né una competizione sportiva, ma semplicemente un raduno (come si evince chiaramente anche dal nome) di autovetture regolarmente targate ed assicurate che percorreranno esclusivamente strade (come definite dal Codice della Strada) aperte al pubblico ed al transito di veicoli a motore.
Se proprio volessimo dirla tutta, una tale pratica che rientra a tutti gli effetti nella normale circolazione degli autoveicoli su aree pubbliche, indipendentemente dal fatto che le strade percorse siano sterrate piuttosto che asfaltate, non prevedrebbe neppure la richiesta di consensi da parte delle Amministrazioni comunali o provinciali.
L'unica autorizzazione da richiedere, a carico degli organizzatori del raduno, è quella relativa alle norme di pubblica sicurezza, come stabilito dal Testo Unico, in merito a manifestazioni che prevedano un assembramento di uomini ed autoveicoli (in questo caso) che partendo in gruppo da un luogo prestabilito, percorrendo un percorso in gruppo ed arrivando, sempre in gruppo, in altro luogo prestabilito, necessitano di preventiva autorizzazione (anche ottenibile con silenzio assenso) da parte della Prefettura o della Questura interessate.
Il fatto che, invece, il club organizzatore si sia prodigato per mettere a conoscenza gli Enti locali e gli Organi preposti al controllo del territorio della propria manifestazione, dimostra proprio il contrario di quello che l'Associazione "Montalbano Domani" vorrebbe far credere ovvero che il tutto si svolge nell'assoluta legalità.
Ritengo che debba essere stigmatizzato con forza questo atteggiamento denigratorio e al limite della diffamazione da parte dell'Associazione "Montalbano Domani".
Ricordo infine che il territorio è di tutti e non solo di alcuni che, magari, si credono anche migliori di altri".