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Discarica a Paterno, un'interrogazione di Artini e Segoni al ministero

Massimo Artini

Il “caso Paterno” approda in Parlamento con un’interrogazione a risposta immediata a prima firma di Samuele Segoni e illustrata dal deputato Massimo Artini. Il Ministero guidato da Gian Luca Galletti ha assicurato che “fermo restando la competenza in capo agli enti locali, vigilerà nell’ambito e nei limiti delle proprie competenze sull’evolversi della vicenda”.“Con ordinanza dell’aprile 2014 – espone la sottosegretaria all'Ambiente, Silvia Velo, nella risposta all’interrogazione, firmata anche dal deputato Oreste Pastorelli – il sindaco del Comune di Vaglia aveva intimato alla proprietà dell’area la sua messa in sicurezza e lo smaltimento dei rifiuti rinvenuti. Allo stato la relativa ordinanza sindacale risulta, peraltro, inottemperata.

Tuttavia la proprietà del sito di cava e la ditta produttrice dei rifiuti contestati si sono dichiarati disposti a provvedere a quanto richiesto, proponendo a tal fine un piano di gestione finalizzato a realizzare nuovi campionamenti per poi addivenire alla predisposizione di un vero e proprio piano di smaltimento. Tale proposta, allo stato, è al vaglio delle componenti autorità”.  Allo stesso tempo ha ribadito che per quanto riguarda la realizzazione  di una discarica di rifiuti contenenti amianto “tale pianificazione è al momento sospesa”.

“Con questo passaggio parlamentare abbiamo voluto dare un seguito al sopralluogo che abbiamo effettuato lo scorso ottobre proprio a Paterno. Ci eravamo impegnati a portare la questione a Roma, sul tavolo del ministero, adesso però tutti i vari enti devono fare la loro parte. Ricordiamo che nella zona è stata realizzata una discarica abusiva di terre e residui di lavorazioni industriali, contenente sostanze inquinanti per l'ambiente e pericolose per la salute umana, per la quale sono in corso indagini presso la procura della Repubblica di Firenze ed indagini epidemiologiche dell'Asl” commentano Massimo Artini e Samuele Segoni, insieme al consigliere comunale Matteo Gozzi.

E rilanciano: “Come abbiamo potuto verificare nei vari sopralluoghi nella zona, il Mugello fa i conti con problemi ambientali e sanitari molto gravi, causati anche da una cattiva gestione politica negli anni passati. Per questo oltre a vaghe dichiarazioni d’intenti, il Governo e la Regione devono assumersi le loro responsabilità davanti ai cittadini trovando soluzioni concrete per tutelare un territorio letteralmente devastato. Gli abitanti del Mugello non si accontentano più di semplici dichiarazioni d’intenti”.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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