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Filcams Cgil, sottoscritto il contratto integrativo aziendale per cento lavoratrici

E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi il Contratto Integrativo Aziendale per le aziende LuciaTez/Int/Calz, Nicola Tez/Int/Calz e Borghetto, Aziende che fanno capo ad una famiglia di imprenditori lucchesi concessionari dei marchi CALZEDONIA, TEZENIS, INTIMISSIMI e ORIGINAL’S MARINES e presenti sul territorio toscano con punti vendita nelle province di Lucca, Pisa, Firenze, MassaCarrara, Siena, Pistoia e Livorno.

Dopo una trattativa che ha visto le Parti convenire sull’importanza di individuare percorsi e regole condivise, nella convinzione che il confronto ed il dialogo tra lavoratori ed azienda agito con corrette relazioni sindacali partecipative e concertative, possa rappresentare un valore aggiunto anche per il miglioramento del servizio reso alla clientela, del clima aziendale e per lo sviluppo e la crescita dell’azienda, la Filcams CGIL Toscana, congiuntamente alle Filcams di Lucca, Pisa, Firenze, Massa, Siena, Pistoia e Livorno ha condiviso con la Direzione Aziendale il primo Contratto Integrativo che verrà applicato a circa 100 lavoratrici e lavoratori.

“E’ un risultato molto positivo e importante – dichiara Cinzia Bernardini segretaria generale della Filcams CGIL Toscana – perché si individuano regole normative ed economiche migliorative rispetto al CCNL Commercio e soprattutto perché si stipula il Contratto Integrativo Aziendale ad un anno e mezzo dall’Accordo quadro di stabilizzazione, che aveva permesso di trasformare il contratto delle lavoratrici da associate in partecipazione a contratto a tempo indeterminato, togliendole dalla condizione di precarietà”

“Il Contratto sottoscritto ha stabilito regole e norme che riguardano temi importanti come i diritti sindacali, il welfare contrattuale, l’Organizzazione del lavoro e degli orari, il salario variabile – mette in evidenza Stefano Nicoli Segretario della Filcams Regionale - che danno risposte concrete alle necessità delle lavoratrici, risposte economiche e normative, provando a conciliare i tempi di vita e di lavoro e soprattutto regole che valgono per tutti i dipendenti a prescindere dalla natura del loro contratto individuale”.

I PUNTI DELL'ACCORDO

Il Contratto integrativo prevede il riconoscimento di diritti di informazione e i diritti sindacali, con possibilità per i lavoratori di svolgere assemblee sindacali retribuite anche fuori dall'orario di lavoro, la possibilità per i lavoratori di avere l'anticipo del TFR a partire dal terzo anno di anzianità e per ogni ragione o causa la possibilità in ogni punto vendita di poter fruire del part time post maternità a prescindere dal numero degli addetti, tutte norme migliorative rispetto al Contratto Nazionale.

Sul tema dell’Organizzazione del lavoro e degli orari, tema molto sentito dalle lavoratrici, si prevede la programmazione semestrale dell'orario di lavoro, l'organizzazione del lavoro domenicale privilegiando la volontarietà e secondo un equa ripartizione dei carichi di lavoro, tenendo conto delle necessità aziendali e delle esigenze dei lavoratori.

Vengono ulteriormente normati istituti come le ferie e i permessi.

Viene prevista, inoltre, una pausa retribuita di 10 minuti all'interno dell'orario di lavoro. Altro elemento qualificante sono le norme sul salario variabile: sono stati individuati i criteri per un premio variabile che partirà da € 1.200 e che sarà disponibile per tutti i dipendenti dell'azienda compresi gli apprendisti, i contratti a termine e a chiamata.

“L’Accordo - prosegue Stefano Nicoli Segretario della Filcams Regionale - è il frutto dell’impegno delle lavoratrici che con la loro iscrizione al sindacato hanno dato la rappresentanza alla Filcams per tutelarle e migliorare le loro condizioni di lavoro e dalla disponibilità e lungimiranza degli imprenditori che hanno ritenuto perseguire la valorizzazione del patrimonio comune tra lavoratori e azienda sottoscrivendo l'Accordo.”

Nei prossimi giorni si terranno le assemblee nelle quali verrà illustrato l'accordo che sarà sottoposto al giudizio delle lavoratrici.

“Questo Accordo è la dimostrazione che la CGIL, la Filcams fanno della contrattazione inclusiva non solo un obiettivo, ma la realizzano concretamente – conclude Cinzia Bernardini – il percorso che abbiamo fatto ne è la dimostrazione pratica: prima abbiamo trasformato i contratti delle lavoratrici da precari a stabili, facendogli acquisire diritti come la maternità e la malattia retribuite, le ferie ecc., poi, con la firma del CIA, abbiamo migliorato le loro condizioni normative ed economiche; la Filcams è nei fatti dalla parte della “MARTA” di renziana memoria e non il Jobs Act che invece rende tutti i lavoratori più precari".

Fonte: Filcams Cgil

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