Secondo le previsioni del Rapporto Irpet 2015 sull’economia toscana il 2015 dovrebbe essere l'anno della definitiva uscita dalla crisi con una crescita stimata nell’1,1%.
Ma al momento, quello che sappiamo sono i dati forniti da Istat (Istituto nazionale di statistica) relativi alla disoccupazione totale in Toscana nel quarto trimestre del 2014 (ottobre-dicembre 2014) che ha raggiunto la quota totale di 10,97%, di cui 9,8% fra i maschi e 12,3% fra le femmine.
Nello stesso periodo del 2013 le percentuali erano invece rispettivamente di 8,99%, con un 7,7% tra i maschi e un 10,5% tra le femmine.
La variazione percentuale quindi tra dicembre 2013 e il dicembre 2014 è stata di 1,98%, con un aumento della disoccupazione totale in percentuale quindi del 18,05% circa.
Per fare un paragone possiamo citare le cifre nazionali al gennaio 2015, che vedono la disoccupazione totale a quota 12,6%, con percentuali rispettivamente di 11,8% per i maschi e 13,7% per le femmine.
Suddividendo questi dati per le dieci province toscane troviamo, relativamente a tutto il 2014, le seguenti percentuali di disoccupazione:
Massa Carrara: maschi 13,3% femmine 19,9% totali 16,4%
Lucca: maschi 13,8,% femmine 21,7% totali 17,4%
Pistoia: maschi 10,6% femmine 16,5% totali 13,3%
Firenze: maschi 7,1% femmine 8,4% totali 7,7%
Prato: maschi 6,6% femmine 12,8% totali 9,4%
Livorno: maschi 9,6% femmine 7,7% totali 8,8%
Pisa: maschi 7,1% femmine 9,6% totali 8,3%
Arezzo: maschi 8,7% femmine 10% totali 9,3%
Siena: maschi 6,8% femmine 11,2% totali 8,9%
Grosseto: maschi 5,8% femmine 10,7% totali 7,9%
Disoccupati in Toscana nel 2014 rispetto al totale forza lavoro:
Massa Carrara: 16,4% disoccupati totali - su una forza lavoro di 89mila unità
Lucca: 17,4% disoccupati totali - su una forza lavoro di 175mila unità
Pistoia: 13,3% disoccupati totali - su una forza lavoro di 130mila unità
Firenze: 7,7% disoccupati totali - su una forza lavoro di 481mila unità
Livorno: 8,8% disoccupati totali - su una forza lavoro di 145mila unità
Pisa: 8,3% disoccupati totali - su una forza lavoro di 187mila unità
Arezzo: 9,3% disoccupati totali - su una forza lavoro di 156mila unità
Siena: 8,9% disoccupati totali - su una forza lavoro di 122mila unità
Grosseto: 7,9% disoccupati totali - su una forza lavoro di 101mila unità
Prato: 9,4% disoccupati totali - su una forza lavoro di 120mila unità
Disoccupati per province in migliaia al dicembre 2014
Massa Carrara: 15mila unità
Lucca: 31mila unità
Pistoia: 17mila unità
Firenze: 37mila unità
Livorno: 13mila unità
Pisa: 15mila unità
Arezzo: 15mila unità
Siena: 11mila unità
Grosseto: 08mila unità
Prato: 11mila unità
Tasso di occupazione nel 2014 suddiviso per Province:
Massa Carrara: 42,5% tasso occupati (variazione percentuale -1,5% rispetto al 2013)
Lucca: 42,2% tasso occupati (variazione percentuale -3,4% rispetto al 2013)
Pistoia: 44,4% tasso occupati (variazione percentuale -0,2% rispetto al 2013)
Firenze: 51,1% tasso occupati (variazione percentuale +2,2% rispetto al 2013)
Livorno: 44,7% tasso occupati (variazione percentuale -0,2% rispetto al 2013)
Pisa: 47,2% tasso occupati (variazione percentuale -1% rispetto al 2013)
Arezzo: 47,1% tasso occupati (variazione percentuale -0,9% rispetto al 2013)
Siena: 47,5% tasso occupati (variazione percentuale +1% rispetto al 2013)
Grosseto: 47,0% tasso occupati (variazione percentuale +0,2 rispetto al 2013)
Prato: 50,6% tasso occupati (variazione percentuale -0,4% rispetto al 2013)
Entrando nello specifico sui dati relativi ai soggetti in cerca di lavoro iscritti ai Centri per l’impiego della Toscana al 31 dicembre 2014 (quarto trimestre).
Sono in tutto 595.048 le persone in cerca di occupazione, (252.303 maschi e 342.745 femmine) di cui 62.461 unità tra gli under 25, 80.575 unità tra i 25-30 anni, 133.256 unità tra 31 e 39 anni e 318.756 tra gli over 39.
Al 31 dicembre 2013 erano 563.201 (236.454 maschi e 326.747 femmine) le persone in cerca di lavoro, di cui 57.917 tra gli under 25, 76.850 tra i 25-30 anni, 131.706 tra 31 e 39 anni e 296.728 tra gli over 39.
La differenza tra i dati relativi al 31 dicembre del 2014 e il dicembre 2013 dimostrano l'aumento significativo del numero di persone in cerca di lavoro per ben 31.847 unità, e una percentuale del 5,35%.
L'aumento di unità in cerca di lavoro tra il 2013 e il 2014 è stato quindi del 5,65%.
Unità in cerca di lavoro suddivise per province al 31 dicembre 2014 in tutte le fasce d'età.
Nella Provincia di Firenze al 31 dicembre 2014 si contano 106.302 unità in cerca di lavoro, di cui 47.082 tra i maschi in tutte le fasce d'eta, e 59.220 tra le femmine in tutte le fasce d'età.
Nella Provincia di Arezzo sono 54.814 le unità totali in cerca di lavoro in tutte le fasce d'età, di cui 22.568 unità tra gli uomini, e 32.246 tra le donne.
Nella Provincia di Grosseto sono 32.730 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 13.296 tra i maschi e 19.434 tra le femmine.
Nella Provincia di Livorno sono 62.826 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 26.069 tra i maschi,
e 36.757 tra le femmine.
Nella Provincia di Lucca sono 74.406 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 31.999 tra i maschi, e 42.407 tra le femmine.
Nella Provincia di Massa Carrara sono 39.300 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 17.656 tra i maschi, e 21.644 tra le femmine.
Nella Provincia di Pisa sono 64.177 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 26.949 tra i maschi, e 37.228 tra le femmine.
Nella Provincia di Pistoia sono 53.618 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 21.783 tra i maschi, e 31.835 tra le femmine.
Nella Provincia di Prato sono 42.300 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 17.816 tra i maschi, e 24.484 e le femmine.
Nella Provincia di Siena sono 38.512 le unità totali in cerca di lavoro, di cui 16.288 tra i maschi, e 22.224 tra le femmine.
Imprese cessate
Per quanto riguarda le imprese il “Rapporto sulla stabilità finanziaria” 2014 della Banca d'Italia che mette a confronto il primo semestre 2013 e il secondo semestre 2014, fornisce numeri allarmanti.
Sono 4.000 le imprese che hanno cessato l'attività, passando da 361mila a 357mila.
Il calo maggiore risulta tra le piccole imprese, aziende con addetti tra 10 e 49 unità.
Secondo i dati Ance sulle opere pubbliche, il valore dei bandi di gara rispetto al corrispondente periodo del 2013 è diminuito del 30%.
La cassa integrazione è salita di +10,4% rispetto al 2013 ed è raddoppiata rispetto al 2010.
Prestiti: le banche rispetto al 2011 hanno elargito prestiti con una riduzione pari al 13% alle piccole e medie imprese del manifatturiero, mentre c'è stato un -9% rispetto a tutto il comparto delle imprese.
LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE REGIONALE NICOLA NASCOSTI (FI) ALLA LUCE DEI DATI SULLA DISOCCUPAZIONE IN TOSCANA
“La disoccupazione in Toscana ha toccato quota 10,97% (era 8,99% nel 2013) di cui 9,8% fra i maschi e 12,3% fra le femmine. In Toscana le persone in cerca di lavoro tra il 2013 e il 2014 sono aumentate del 5,65%.
Tra i dati più allarmanti che voglio sottolineare c'è quello degli over 39 anni, il cui numero di unità in cerca di lavoro è passato da 296.728 unità al 31 dicembre del 2013 a 318.756 unità al 31 dicembre 2014. Tra queste persone ci sono sicuramente gli esclusi dal mercato del lavoro, o addirittura chi non è mai entrato nel mercato del lavoro per via di contratti precari uno dietro l'altro”.
“La disoccupazione è ai massimi storici – ha aggiunto Nascosti - ci sarebbe bisogno di una politica attenta alle piccole e medie imprese, una semplificazione, una politica attenta anche all'erogazione del credito, e anche – vuol essere una provocazione la mia - l'azzeramento del Pit, perché ha una diretta influenza su tutte le attività produttive”.
“Voglio inoltre ricordare – ha incalzato il consigliere - il dato che rispetto al 2011 vede i prestiti dati dalle banche al settore manifatturiero, core business della nostra regione, in diminuzione del 13% e, in maniera complessiva con tutti gli altri settori del 7%. Questo vuol dire che siamo in una situazione di crisi economica nonostante il seppur positivo dato di aumento dell'export dello 0,8% che non va però a toccare queste percentuali, e soprattutto non riguarda il settore del manifatturiero. Una situazione tutt'altro che rosea, quindi. Nel 2010 avevamo un tasso di richiesta di ore occupate pari alla metà di ora. Oggi la richiesta di ore di cassa integrazione è più che raddoppiata. Questo vuol dire – ha concluso Nascosti - che anche i provvedimenti spot del Governo della Regione, che seppur fatti bene, come Giovani Sì, l'apprendistato, servono solo per alleviare una situazione, ma non per invertire il trend e non hanno influito sulla dinamica economica complessiva, che purtroppo è negativa ed ha fatto inoltre molto poco per il settore delle piccole e medie imprese che è quello che sta soffrendo di più”.
Fonte: Ufficio Stampa