"Poste Italiane ha emanato un piano di ristrutturazione nella provincia di Pisa con la chiusura o riduzione di orario di molti uffici che colpisce in maniera particolarmente grave il comune di Montopoli con la chiusura definitiva di quello di Marti (già ridotto alcuni anni fa) e con la riduzione di orario a Capanne.
Saputo questo, la comunità montopolese e l'amministrazione comunale si sono subito mobilitate con la raccolta di firme per dimostrare il dissenso, riuscendo intanto ad indurre Poste Italiane a congelare il piano ed aprire un tavolo di trattative con le amministrazioni locali interessate dal provvedimento.
A tale scopo giovedì scorso si è tenuto un affollato incontro pubblico a Marti con la presenza anche del sindaco Capecchi nel corso del quale sono emerse diverse proposte.
Come Italia Unica abbiamo stigmatizzato il comportamento di Poste perché un servizio pubblico non può e non deve essere ispirato solo ed esclusivamente da logiche di profitto. Tanto più quando vanno a colpire una frazione già pesantemente colpita dalla riduzione di autotrasporti e dell'ufficio postale, dalla recente chiusura della banca e da scelte urbanistiche sbagliate nei passati decenni.
In prima istanza abbiamo proposto al sindaco di suggerire la chiusura di uno degli 11 uffici postali presenti in Pisa perché il disagio che si verrebbe a creare è molto inferiore in città per la conformazione pianeggiante e per una maggiore presenza di mezzi di trasporto.
In alternativa abbiamo proposto la parziale chiusura dei 2 uffici postali minori di Casteldelbosco e Montopoli in modo che nessuna comunità venga penalizzata in modo pesante e che i tagli siano ripartiti equamente tra tutti i cittadini.
Infine durante l'assemblea la proprietaria del fondo dove si trova la Posta, ha annunciato pubblicamente la volontà di rinunciare all'affitto, purché il servizio resti a Marti.
Alla luce di tutto questo, Italia Unica esorta il sindaco a farsi portavoce al tavolo delle trattative di queste proposte per alleviare i disagi per la popolazione."
Massimo Tesi. coordinatore Italia Unica Cuoio e Valdera
