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TAV, Amato (Gruppo Misto): "Quali sono gli interessi e il ruolo del Comune nell'AV?"

Miriam Amato

“Quale è il ruolo e quali sono gli interessi dell'Amministrazione Comunale nei lavori dell'Alta Velocità di Firenze? Nardella chiarisca al più presto”. E’ la nuova presa di posizione di Miriam Amato che annuncia: “Ho presentato tre interrogazioni per la seduta del Consiglio di lunedì prossimo. Ho chiesto in particolare quanti milioni ha ricevuto e speso finora il Comune dei quasi 90 milioni concordati con RFI nell'ultimo accordo dell'agosto 2011, siglato dall'allora sindaco Renzi, per avere le cosiddette "compensazioni" dai lavori Tav”.

“E' sorprendente – sottolinea Amato - che nella proposta di Bilancio di previsione 2015, di imminente approvazione, siano previsti quasi 57 milioni come trasferimenti da Rfi, per realizzare opere di viabilità, mentre nel 2014 dovrebbero essere stati impegnati o spesi una ventina di milioni di euro sempre di provenienza Ferrovie. L'applicazione dell'accordo firmato dall'ex sindaco Renzi prevedeva che il grosso dei 90 milioni fossero assegnati al Comune solo dopo l'avvio dei lavori del tunnel, lavori che non sono neppure iniziati al cantiere di Campo di Marte, dopo il primo intervento della magistratura del gennaio 2013 con il sequestro della "talpa". Inoltre c'è da considerare che il Comune è rappresentato nell'Osservatorio Ambientale dall'attuale Direttore Generale, rinominato nel marzo di due anni fa quale Presidente di questo organismo di controllo e monitoraggio ambientale dei lavori, che appunto non sono partiti”.

“Con la seconda interrogazione chiedo quindi – prosegue la consigliera - se l'Osservatorio è ancora valido, se si è riunito in questi ultimi due anni e se i suoi componenti continuano a ricevere da Ferrovie il compenso mensile previsto, 2.000 euro lordi per il Presidente e 1.100 per gli altri cinque componenti. Con la terza e ultima interrogazione chiedo se si è a conoscenza dell’entità attuale dei costi e delle “riserve” dei lavori non fatti finora e se il progetto AV di Firenze sia già parzialmente senza copertura finanziaria, per esempio sulla stazione Foster. Ma in particolare chiedo se i dubbi del sindaco sul possibile riavvio dei lavori o sul blocco definitivo dell'AV di Firenze potrebbero essere risolti, riconsiderando la proposta alternativa al passaggio in sotterranea e impegnandosi con tempi certi per la soluzione di attraversamento in superficie, così come proposto da uno studio dell'Università di Firenze. Unica soluzione – conclude Amato - economicamente sostenibile sia a dal punto di vista economico che ambientale”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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