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Inchiesta grandi opere, No tunnel Tav: "Oggi tacere è complicità, non si continui a far finta di non vedere"

Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze ripropone all'opinione pubblica una sommaria analisi del bilancio della società Nodavia (che dovrebbe realizzare il Passante TAV) che fu reso pubblico il 4 novembre scorso; da parte dei decisori politici seguì un silenzio colpevole.

In quella analisi – che si trova riassunta sotto – si mostrava come i costi del Passante TAV stessero crescendo fuori da ogni controllo. Dopo di allora non solo è seguito solo un imbarazzato silenzio, ma addirittura alcuni lavori del cantiere dei Macelli sono ripresi! Si sta provvedendo ad abbassare ulteriormente il livello dell'improbabile stazione sotterranea di 5 metri.

Dato che Nodavia non dispone di un “piano di utilizzo” approvato dal Ministero dell'Ambiente, le terre vengono tutte conferite in discarica con costi che saranno almeno triplicatirispetto agli accordi fatti; inoltre si utilizzano camion invece che treni.

La terra che viene estratta adesso non dovrebbe essere contaminata o inquinata da bentonite e altri additivi; teoricamente è la parte minima che potrebbe essere utilizzata senza problemi per risanamenti ambientali. Invece, per una assurda fretta (visto che ancora non è possibile scavare i tunnel per vari motivi), si continua con le poche lavorazioni eseguibili, senza curarsi dei disastrosi effetti economici che questo comporta.

Oggi, all'indomani dell'inchiesta della magistratura che ha spalancato ulteriormente una finestra sul sistema di malaffare nel mondo delle grandi opere, il Comitato torna ad interrogare la politica nazionale e locale su quanto sta accedendo nei cantieri della città.

Non è possibile ignorare che nei cantieri fiorentini si sta commettendo un furto di enormi risorse pubbliche.

La Società Italiana Condotte, subentrata a Coopsette nel controllo di Nodavia, si presenta come la virtuosa salvatrice del progetto; in realtà sta mettendo le mani su un tesoro di oltre mezzo miliardo di euro e persevera nello sperpero di denari pubblici!

Nardella, Rossi, tutti i consiglieri non possono tacere: o ci smentiscono con dati concreti, oppure devono intervenire per fermare lo scempio che si sta compiendo sotto i loro occhi. Continuare ad ignorare tutto questo vuol dire essere complici.

Il governo non può continuare a non voler vedere: le Ferrovie stanno gestendo soldi pubblici in maniera criminale e l'amministratore delegato Michele Mario Elia addirittura nega che ai Macelli si stia lavorando!

Le FS sono una società per azioni controllata al 100% dal Ministero del Tesoro!

Ogni mancato intervento concreto può solo dimostrare l'asservimento di tutta la politica italiana al malaffare che sta rovinando il bel paese.

Fonte: Comitato NO TUNNEL TAV di Firenze

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