Marina la scuola e simula di aver subìto una violenta rapina. Per questo una 13enne di Pontedera, originaria della Romania, è stata segnalata al Tribunale per i Minorenni di Firenze dal commissariato, per il reato di simulazione di reato. La giovane infatti qualche giorno fa era stata trovata nel tardo pomeriggio all’interno della stazione ferroviaria di Pontedera in lacrime dalla mamma di una compagna di scuola e affidata a una pattuglia di prevenzione della polizia.
Agli agenti la bimba aveva raccontato che, nella primissima mattinata, mentre si trovava su un pullman del CPT diretta alla scuola media di un paese vicino a Pontedera, era stata costretta, da un uomo adulto straniero, a scendere e portata in un campo dove era stata trattenuta contro la sua volontà e picchiata allo scopo di cedere allo sconosciuto i propri soldi.
La versione, apparsa subito poco credibile, anche perché la ragazza aveva ancora con se il proprio telefono cellulare, ha fatto subito avviare la procedura del 'Codice Rosa' e le relative indagini per appurare la realtà dei fatti.
Rintracciato l’autista del CPT di quella corsa mattutina, ha riferito di non aver notato nulla di particolare. Allora le indagini si sono concentrate sui compagni di scuola della ragazza, anche loro sul pullman che, sentiti a scuola il giorno successivo, hanno dato un’altra versione dei fatti confermata dall'esame delle telecamere delle stazioni ferroviarie dove le stesse erano transitate.
La ragazzina, assieme a una sua compagna di scuola più grande, aveva invece saltato la scuola e, vistasi scoperta dato che i genitori vengono avvisati via sms dell'assenza dei figli, aveva inventato tutto per coprire la bravata. La giovane non aveva però considerato che una simile storia, oltre a far partire una complessa e articolata procedura di indagini mediche e di polizia con il cosiddetto Codice Rosa, comporta anche una segnalazione al tribunale dei Minorenni e per chi ha più di 14 anni una vera e propria denuncia penale.