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Il museo di scienze planetarie festeggia dieci anni

Il museo delle scienze planetarie festeggia i dieci anni dall'apertura

Dieci candeline da spegnere per il Museo di Scienze planetarie, che fu inaugurato il 19 marzo del 2005 dall'allora presente della Provincia Massimo Logli, ma fu progetta-to e in larga parte realizzato dal primo presidente Daniele Mannocci.

Importanti i numeri del Museo che in dieci anni ha accolto oltre 100 mila visitatori (90 mila biglietti a cui si aggiungono le presenze a mostre ed eventi anche in altre sedi) e circa 2.000 classi di scuole di ogni ordine (dalla materna alle superiori) pratesi, toscane e anche di altre regioni.

“Un anniversario da festeggiare con gioia. Lo faremo con alcuni eventi che stiamo pro-grammando per il mese di giugno, ma intanto c'è la soddisfazione per realtà scientifica, culturale e didattica che negli anni è cresciuta molto”, dice il presidente della Provincia Matteo Biffoni.

“Negli ultimi due anni, anche grazie al circuito virtuoso dell'iniziativa 'Ti porto al Museo' i numeri delle scuole sono ulteriormente cresciuti e ci stiamo impegnando, come sempre, per offrire una visita di qualità anzitutto agli studenti e alle famiglie”, aggiunge il diret-tore del Museo Marco Morelli.

L'attività didattica è infatti in crescita, nel 2003 e nel 2004 dalle 180 classi in media accolte nella struttura siamo passati a 250 anche grazie al servizio di trasporto, realizza-to dalla Provincia, per i musei che non sono collocati in centro storico e quindi meno fa-cilmente raggiungibili.

Attualmente il MSP custodisce oltre 5.000 esemplari tra meteoriti e minerali dei quali 320 fanno parte dell'allestimento permanente. Ma il suo successo si deve anche alle tante iniziative culturali. Per ricordare solo l'ultima in ordine di tempo Meteoritica, al-lestita a palazzo Buonamici nel maggio del 2014 insieme al Museo di Mineralogia

dell’Università La Sapienza di Roma e al Museo Civico di Storia Naturale di Milano, che offrì a circa duemila persone la possibilità di ammirare campioni di rilevanza mondiale.

La rete delle collaborazioni comprende ormai stabilmente anche l'Agenzia Spaziale Eu-ropea e il Parco Astronomico delle Madonie, ma il punto di forza della struttura pratese è la realizzazione di laboratori scientifici qualificati, nella direzione del laboratorio cul-turale interattivo, che hanno permesso di incrementare il numero di ragazzi e bambini.

Fonte: Ufficio Stampa

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