“La recente maxi operazione condotta dai carabinieri del Ros e coordinata dalla procura di Firenze ha evidenziato, per l’ennesima volta, come sono gestiti in Italia gli appalti delle cosiddette Grandi opere, tra le quali nell’occhio del ciclone c’è anche il Nodo TAV Firenze” - dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.
“Se a livello nazionale sostengo con forza le iniziative di SEL, quali la mozione di sfiducia al Ministro Lupi, la richiesta di una Commissione d’Inchiesta e di superare una volta per tutte il meccanismo perverso della Legge Obiettivo e del General Contractor, a livello regionale non posso che ricordare quanto da anni, con mozioni, interrogazioni, dichiarazioni, sostengo nelle aule del Parlamento toscano, anticipando, grazie ai suggerimenti che i comitati e i cittadini mi hanno sempre puntualmente fornito, le inchieste della magistratura: il progetto di Sottoattraversamento di Firenze è inutile a livello trasportistico, molto costoso e pericoloso per la tenuta di centinaia di edifici, e foriero di malaffare”.
“E' incredibile che di fronte a tutto questo il Presidente Rossi continui a ripetere compulsivamente il ritornello del "fare presto e bene", al quale non crede più neppure lui. Qualsiasi persona intelligente infatti ormai dovrebbe aver compreso, e comunque per un'amministratore della sua esperienza non è tollerabile il contrario, che non si può in alcun modo più pensare di dare a bere che queste opere sono tutte nel merito giuste e necessarie, ma guarda caso, oh che sfortuna!, sono sempre gestite male, e finiscono sempre per rivelare termitai brulicanti di malaffare e magna magna di pubblico denaro. E' invece evidente che anche il merito delle scelte, l'utilità stessa delle Opere, deve essere ripensata. E' sempre più chiaro che non sono priorità, che sono Opere inventate, concepite apposta per far girare ingenti masse di denaro, e che l'utilità è qualcosa di molto secondario, spesso inesistente, a volte è persino negativa”.
"Altre sono le opere da fare: difendere l'assetto idrogeologico, ripristinare gli ecosistemi forestali, agricoli, urbani, mettere in sicurezza scuole ed edifici pubblici, fare bioedilizia e risparmio energetico, rimuovere l'amianto, mettere in sicurezza sismica, potenziare il trasporto pubblico locale, fare piste ciclabili: migliaia, decine di migliaia di piccole opere, dove i profitti siano equi e controllabili e l'interesse pubblico evidente e preminente" - conclude Romanelli
Fonte: Toscana Consiglio Regionale