La polemica sta imperversando sui social network: alcuni cittadini del comprensorio del cuoio avrebbero sottoscritto un'offerta per iscriversi a prezzi vantaggiosi a una palestra che da mesi sta ritardando la sua apertura. A una prima occhiata sembra un deja-vu: quello della vicenda della palestra che ha seguito lo stesso iter in un comune dell'Empolese.
I potenziali clienti venivano intercettati per via telefonica: qualche chiamata, alcuni sms, e con 100 euro avevi diritto alla prevendita per un abbonamento di alcuni mesi alla suddetta palestra. Ai clienti è stata rilasciata anche una ricevuta di avvenuto pagamento. Durante un open day aperto agli interessati, sono state fornite indicazioni sulla palestra. Ma da ottobre 2014 è stata annunciata l'apertura del centro e la struttura è ancora chiusa al pubblico: sono stati additati ritardi e problemi nei lavori di manutenzione con il Comune. Al momento il locale è molto spoglio, senza tapis roulant, pesi o altro materiale per allenarsi. L'apertura non potrebbe avvenire dall'oggi al domani.
Sembra che anche alcune persone assoldate per promuovere l'iniziativa siano state licenziate avendo riscosso solo una mensilità (alcune attendono ancora le due mensilità di lavoro in più).
Su di un popolare sito di annunci online è presente anche un'offerta di lavoro per istruttori di fitness legata a una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata e unipersonale, la stessa che gestisce la palestra. Ma al momento né istruttori né attrezzi del mestiere sono presenti per dare una risposta concreta alle decine di persone infuriate che hanno sottoscritto un abbonamento. E anche al numero di cellulare disponibile sulla pagina Facebook del centro non è disponibile per avere chiarimenti.