"La notizia del corso di lingua araba mi era stata segnalata da alcuni cittadini cascinesi.
Dopo aver chiesto informazioni all'assessore al sociale Mellea che mi ha risposto in modo vago e non esaustivo, ho preferito recarmi direttamente alla scuola per avere informazioni dagli organizzatori.
I bambini di età compresa dai 6 ai 13 anni, la domenica mattina si recherebbero nella scuola media in Via Galilei per imparare la grammatica araba.Ho notato che i bambini tra di loro e con gli adulti parlavano prevalentemente arabo. Mi chiedo se, per favorire l'integrazione e l'inserimento dei bambini, non fosse più opportuno organizzare dei corsi di potenziamento dell'italiano e della cultura occidentale.
E' quantomeno bizzarro che dei bambini che già parlano l'arabo, vogliano migliorare la lingua madre in un Paese ospitante che non parla questa lingua.
Nei libri di testo che ho chiesto di consultare, ce ne sono anche due sul Corano. Purtroppo io non conosco l'arabo, quindi non ho potuto capire che cosa vi fosse scritto all'interno.
In qualsiasi corso di italiano, nessun insegnante farebbe imparare agli alunni la lingua su dei testi religiosi. E' proprio necessario l'uso del Corano come libro di testo per far imparare l'arabo ai bambini?
Credo che l'amministrazione comunale e la scuola pubblica dovrebbero promuovere maggiormente una coscienza laica improntata ai valori e alle tradizioni occidentali, concedendo gli spazi pubblici ad associazioni che perseguano questo obiettivo.
Conosco molte associazioni italiane che gradirebbero l'uso di spazi ed aule scolastiche, ma a cui non si concede la disponibilità con altrettanta semplicità.
Rispettiamo il diverso e rispettiamo il pluralismo,ma consiglio alle associazioni islamiche di cercare di integrarsi studiando meglio la cultura italiana (che spesso in queste comunità risultano carenti), perché per conoscere l'arabo e il Corano credo che ci siano moltissime scuole anche nei loro paesi d'origine. E' come se qualcuno di noi andasse a Marrakech per migliorare il proprio italiano. Se non altro, è bizzarro".
