Senz’altro una partita a due facce quella che i ragazzi del Gambassy Rugby hanno pareggiato in casa del Lunigiana. O meglio a due tempi si potrebbe dire, visto che le due squadre se ne sono aggiudicati uno ciascuna. Nel primo tempo il Lunigiana Rugby ha sancito la propria supremazia con una meta trasformata e un calcio di punizione realizzato. E poteva andare peggio ai ragazzi del Gambassi perché il Lunigiana ha avuto a disposizione altri calci di punizione che non è riuscita a concretizzare. “E c’erano tutti!” con queste parole il Mister Andrea Gozzi, nel dopo partita, ha richiamato con fermezza i suoi ragazzi a una maggiore attenzione e disciplina in campo. Fortunatamente, nel secondo tempo, la partita si è avviata su un binario diverso grazie anche a una meta realizzata nei primi minuti, che ha ridato fiducia ai Cinghiali gambassini.
La rincorsa è stata poi finalizzata dalla realizzazione della seconda meta, che ha portato al risultato finale. Il Gambassi può rammaricarsi per non aver sfruttato un calcio di punizione sul finale di gara. Anche se, dal punto di vista tecnico, la partita non avrebbe assunto un significato diverso. Perché i ragazzi di Gambassi devono comunque rivedere l’attacco multi-fase, lato oscuro di questa partita. Le due mete realizzate sono entrambe scaturite da azioni di attacco ben condotte in prima fase, mentre le buone tecniche di attacco multi-fase che il Gambassi aveva fatto vedere nelle scorse partite, frutto di un duro lavoro in allenamento, sono mancate. Anche questo è stato sottolineato nel de-briefing, che normalmente si svolge subito dopo il fischio di chiusura.
Il prossimo impegno sarà l’ultima partita in casa della stagione con il Marbec Rugby Pistoia, l’andata si era conclusa con un pari e bonus difesa per i ragazzi di Mister Gozzi. In casa, ne siamo certi, i Cinghiali cercheranno di dare il meglio. Vi aspettiamo numerosi e chiassosi (ma sempre educati e rispettosi della squadra avversaria e del lavoro dell’arbitro) il 29 marzo a Gambassi Terme per sostenere i Cinghiali!
“Pillole di tecnica: ATTACCO MULTIFASE”
L’obiettivo nel rugby è quello di arrivare a realizzare la meta. Questo obiettivo è perseguito mediante il movimento offensivo (attacco) con il quale la squadra che ha il possesso palla cerca di guadagnare campo per arrivare alla linea di meta. Durante il movimento di attacco la squadra deve avanzare, conquistando terreno di gioco, senza mai passare la palla in avanti. La squadra avversaria risponde con il movimento difensivo che ha l’obiettivo di interrompere la fase di attacco e recuperare la palla. L’azione determinante del movimento difensivo è il “placcaggio” del giocatore avversario che, palla alla mano, sta portando avanti la fase di attacco. Il placcaggio è effettuato da uno o più giocatori che sono in difesa trattenendo e trascinando a terra il portatore di palla. In seguito a tale azione il giocatore in possesso di palla, che è stato placcato, deve lasciarla immediatamente per favorire lo sviluppo di una nuova fase di attacco della propria squadra. E’ una situazione di gioco molto delicata quella appena descritta, che necessita di allenamenti specifici per far si che i giocatori siano in grado di mantenere la palla quando placcati e i compagni di squadra siano pronti ad aiutare il giocatore placcato, “pulendo” la zona e dando continuità all’attacco. Ogni azione di attacco che si interrompe con un placcaggio è detta “fase di attacco” e si parla perciò di attacco multi-fase quando la squadra, pur subendo interruzioni dovute ai placcaggi avversari, mantiene il possesso palla e rilancia una nuova fase di attacco più volte (generalmente cambiando schema di gioco). Pertanto una squadra deve essere allenata all’attacco multi-fase, per mantenere il possesso palla durante i placcaggi e rilanciare la propria azione, cercando di rompere lo schema difensivo degli avversari.
Fonte: Gambassy Rugby