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Carciofi ripieni alla Siciliana

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Questa ricetta mi è arrivata sul gruppo "Cucinare che Bontà" su Facebook, dalla signora Mariangela A. ma cucinata dalla sua amica Barbara Lo Giudice, entrambe vivono a Palermo e hanno una grande passione per la cucina.

E' una ricetta gustosa e tipica della tradizione siciliana e per questa preparazione si utilizzano i famosi carciofi di Cerda, il piccolo comune del palermitano noto proprio per questa produzione. Cerda festeggia questo ortaggio con la Sagra del Carciofo che si svolge ad aprile. www.facebook.com/    www.sagradelcarciofocerda.it/

Se siete curiosi e avete tempo leggete questo articolo sulla Storia di Cerda e del carciofo:

www.agriturismolatargaflorio.it/index_file/Page769.htm

Ma se non trovate proprio i carciofi di Cerda vanno bene anche i nostri carciofi empolesi, dal momento che in Toscana abbiamo un'importante produzione.

Il carciofo empolese

Il carciofo empolese ha una origine antica, conosciuta in Toscana sin da prima del 1800, quando il botanico Ottaviano Tozzetti stabilì le differenze tra il carciofo “violetto” e il carciofo “empolese”.

Il carciofo empolese è privo di spine e ha una produzione tardiva: da marzo a giugno. Ha sapore intenso, una nota equilibrata di amaro e una consistenza particolarmente tenera e compatta. Deve la sua tradizionalità e qualità alla particolarità della sua coltivazione, alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo, nonché alle specifiche condizioni climatiche della zona empolese, che contribuiscono a dare a questo carciofo un caratteristico sapore dolce-amaro. Ogni anno in Toscana si producono circa 7mila tonnellate di carciofi.

Solo un terzo della produzione nazionale è veicolata al mercato tramite la grande distribuzione organizzata. La restante parte viene ancora gestita nei mercati rionali o presso i negozi del piccolo dettaglio specializzati in ortofrutta. (fonte: libro “Il Carciofo empolese. Alla scoperta di un alimento prezioso”, a cura di Giacomo Gianni, edito nel 2010 dalla Camera di commercio di Firenze).

Ma vediamo nel dettaglio la preparazione di questa ricetta Siciliana.

Carciofi ripieni alla Siciliana

Ingredienti:

6 carciofi

Pangrattato

Qualche filetto di acciuga sotto’olio

1 cipolla media

Olio extra vergine di oliva

Prezzemolo tritato

Caciocavallo grattugiato

Sale e pepe

Preparazione:

Pulite i carciofi, questa è la parte più lunga della preparazione e anche, diciamoci la verità, un po’ noiosa. Togliete le foglie esterne più dure, tagliate le punte e il gambo ed eliminate l’eventuale barba del carciofo, quindi metteteli a bagno in acqua e limone, per evitare che si anneriscano. Il gambo va tagliato molto corto perché i carciofi verranno cucinati in piedi nella casseruola. Preparate in una padella il soffritto di cipolla con l’olio extravergine: se volete potete aggiungere anche uno spicchio d’aglio e toglierlo successivamente, in modo che resti solo l’odore. Mi raccomando, la cipolla deve essere ben tritata. Aggiungete i filetti di acciuga e fateli sciogliere aiutandovi con un cucchiaio di legno. Adesso mettete nella padella il pangrattato e fatelo dorare bene, mescolandolo di continuo. Fate attenzione a non bruciarlo. Ed ecco pronta la nostra solita “mollica atturrata”. Quando sarà pronta aggiungete abbondante prezzemolo tritato. Lasciatela raffreddare un po’ e aggiungete anche il caciocavallo grattugiato.

A questo punto dobbiamo riempire i carciofi. Toglieteli dall’acqua e fateli scolare. Allargateli con le dita e togliete le punte delle foglie centrali che pungono: io mi aiuto con delle forbici, ma potete tagliarle con un coltellino. Salateli e pepateli a piacimento. Riempite ogni carciofo con la mollica, premendo bene per compattarla.

Ora dovete riporre i carciofi in una casseruola della misura adatta, in cui possano stare ben vicini: non deve essere troppo larga, altrimenti i carciofi cadranno giù, ma nemmeno troppo stretta, altrimenti non cuoceranno bene. Versate un filo d’olio sul fondo della pentola e disponetevi i carciofi. Versate un filo d’olio su ogni carciofo: attenzione a non abbondare! Bagnateli poi con un bicchiere di acqua calda. Metteteli a cuocere a fuoco basso per circa mezz’ora, coprendo la casseruola con il coperchio. Se dovessero asciugarsi troppo aggiungete dell’acqua. Una volta cotti serviteli ben caldi.

Barbara Lo G.  e Mariangela A.

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