«La sorte del dopo Opg di Montelupo viaggia ancora su un doppio binario: mentre la data di chiusura è ormai fissata per il 31 marzo ancora non si sa quale sarà la sistemazione per buona parte dei 48 pazienti toscani (sui 114 internati) e delle oltre 80 guardie penitenziarie, che insieme ad altri 9 fra amministrativi e assistenti pedagogici, si trova nei reparti della struttura». Lo ha dichiarato il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri, membro della IV commissione Sanità e Politiche Sociali a margine del convegno “Opg addio, per sempre”, organizzato dal Garante toscano per i detenuti.
«Sulla futura destinazione dell’immobile – sottolinea Lazzeri – la mia posizione non cambia: nella villa dell’Ambrogiana la Regione avrebbe potuto dirigere la partita per realizzare un carcere attenuato per i detenuti in attesa di giudizio che solo a Firenze superano quota 300: in pratica un terzo degli internati nel carcere di Sollicciano che ospita 1.200 persone a fronte di una capienza di 1.000. La scadenza del 31 marzo per fortuna non offre più scampo alla politica del rinvio: l’attenzione deve essere tutta puntata sulla delicata fase di transizione e trasferimento degli internati nelle strutture alternative, del confronto con i sindacati per la sorte dei lavoratori e della collaborazione del tessuto associazionistico locale. Il punto ancora da risolvere è la destinazione della Rems, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza che accoglierà le persone a cui sono destinate misure di sicurezza detentive. Questo è un nodo cruciale: non vorremmo rivedere gli scenari foschi che hanno inquinato la riforma Basaglia, creando problemi che ancora oggi non sono stati del tutto risolti».
Fonte: Gruppo Più Toscana - Toscana Consiglio Regionale
