Commercianti ed esercenti di San Miniato hanno presentato almeno venti denunce per far chiarezza sul libretto 'Il Nostro Comune', e sulla società che lo ha pubblicato, la Editrice Europea srl. Il fascicolo, stampato in 12mila copie a ottobre 2014 e distribuito gratuitamente nelle case dei cittadini samminiatesi, è una guida per il cittadino. Oltre a cenni storici e ai servizi del Comune, si trovano riferimenti ai diritti del consumatore, diritti del bambino e anche diritti degli animali. Ampio spazio viene dato alle imprese del territorio, con l'elenco telefonico in fondo al testo e molte pubblicità delle stesse. In rilievo la presenza di un'app per smartphone e tablet.
Tra i mesi di giugno e luglio 2014 alle imprese vengono fatte le offerte per comparire sul libretto: chi accetta stipula un contratto. Da quel contratto nascono controversie che sono sfociate nelle denunce vere e proprie. L'avvocato Patrik Tancredi di Santa Croce sull'Arno ha raccolto, da dicembre 2014 a febbraio 2015, già 20 esercenti che hanno chiesto chiarezza all'autorità giudiziaria. I commercianti si sono attivati per la risoluzione di quel contratto perché "non corrisponde alle loro volontà al momento della stipula". E si stanno accodando già altri imprenditori per seguire la procedura.
"La guida 'Il Nostro Comune' ha in prima pagina il patrocinio di enti molto importanti e dice di sostenere enti altrettanto importanti, ma da alcune verifiche abbiamo constatato che si tratterebbe di un falso", ammette Tancredi. "La cosa più evidente da contestare riguarda i patrocini, ma purtroppo l'intero contratto presenta degli 'elementi grigi' per chi lo ha stipulato. I danni economici agli imprenditori arrivano fino a 2-3mila euro. Le pratiche sono aperte per le indagini preliminari della magistratura per accertare le responsabilità".
Il Comune non ha fornito il patrocinio alla Editrice Europea srl per l'iniziativa.
I precedenti - Le prime segnalazioni risalgono al 2011: un esempio fu il comunicato diramato dal Comune di Cascina il 20 ottobre. Un caso simile si è verificato a ottobre 2013 a Cerreto Guidi. Sempre lo stesso anno, ma a maggio, la diffida arrivava anche dal Comune di Montelupo. Più recentemente anche il Comune di Borgo San Lorenzo ha messo in guardia i propri cittadini perché, recita il comunicato, "tale società editrice non si è mossa con la chiarezza e la trasparenza necessarie, l’ha diffidata dall’usare il nome del Comune e collegarlo ai progetti in promozione".