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Da Roma 15 milioni per il ponte tra Montelupo e Capraia. Nencini: "Pronto per il 2018"

(foto gonews.it)

Sembra proprio che sia la volta buona questa per la realizzazione del ponte che collega Montelupo (nella località di Fibbiana) a Capraia e Limite.

L’annuncio questo pomeriggio, lunedì 2 marzo, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre ai primi cittadini di Montelupo, Capraia e Limite, Vinci, Castelfiorentino e il vice sindaco di Empoli, anche il vice ministro alle infrastuttuure, Riccardo Nencini.

“Se non ci saranno intoppi – ha annunciato il viceministro – entro la fine del 2018, inizio 2019 l’opera sarà conclusa”.

Questo il cronoprogramma presentato oggi: il progetto definitivo entro l’estate 2015, la valutazione di impatto ambientale e la conferenza dei servizi entro l’estate del 2016, l’organizzazione della gara nei mesi successivi e i lavori nei restanti.

Non solo ponte, comunque. L’opera, che costerà circa 15 milioni di euro, prevede anche una ‘bretellina da 1800 metri’, tre rotonde e un attraversamento.

“Nel nostro paese – ha proseguito il viceministro – abbiamo l’abitudine di progettare opere e poi non finirle. Le motivazioni possono essere molteplici: scarsità di fondi o cambio di opinioni nel passaggio da un’amministrazione all’altra. Questo non sarà però il caso del ponte tra Capraia e Fibbiana. Quello che presentiamo oggi è il risultato di una serie di incontri tecnici, voluti anche dal sottosegratario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, che ha fortemente creduto nell’opera”.

“Il ponte – ha detto il sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti - viene fuori da un percorso condiviso, che non riguarderà solo i nostri due Comuni, ma tutta l’area. Ovviamente senza l’interessamento del governo e senza la collaborazione con Anas, realizzare il ponte sarebbe stato impossibile”.

“Con questo – ha proseguito Alessandro Giunti, primo cittadino di Capraia e Limite – si realizza un sogno. Il ponte sarà utile anche alla risoluzione del problema del traffico a Limite, dal momento che passa tutto dalla provinciale 106”.

Il progetto del ponte è stato approvato dalla vecchia provincia di Firenze a fine 2014. Il tracciato verrà ora valutato dal tecnici, che produrranno la versione definitiva.

“Serviranno degli aggiustamenti tecnici – ha concluso Paolo Masetti – ma all’incirica il progetto sarà quello già approvato”.

Una soddisfazione condivisa anche dagli altri amministratori del territorio, come si evince della parole di Franco Mori, vicesindaco del comune di Empoli.

«Il ponte che stiamo presentando non è solo un’opera che unisce due sponde del fiume Arno. Insomma, non può essere considerato solo un ponte, ma è un vero e proprio completamento di un Asse Viario a servizio di quella che ormai deve essere considerata la ‘Città delle Due Rive’. Un nucleo urbano che comprende gli abitati di Empoli, Sovigliana, Spicchio, Limite, Capraia, Fibbiana e Montelupo.  Sono le dimensioni di questa città che giustificano, in così pochi chilometri, ben 4 ponti sull’Arno.

Se guardiamo dall’alto questa città vediamo che l’attraversamento Sud-Nord è coperto, a Ovest, tramite il Ponte Calamandrei, dall’asse viario che collega la Provinciale Montalbano con lo Svincolo Empoli Centro della Fi-Pi-Li e, quando sarà terminata, anche con la Strada 429. Mancava l’Asse di attraversamento Nord – Sud, a Est della città delle Due Rive, che grazie a un ulteriore attraversamento dell’Arno, si collega allo svincolo Empoli Est della Fi-Pi-Li. L’opera porta come ulteriore beneficio quello di far diventare il ponte sull’Arno Alcide De Gasperi, fra Empoli e Vinci, attraversamento prettamente urbano, lo stesso dicasi del vecchio ponte tra Capraia e Montelupo».

Il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia ha evidenziato i benefici indiretti collegato alla realizzazione di questa opera per il tessuto urbano di vinci in termini di riduzione del traffico e abbattimento dell’inquinamento ambientale.

Presente alla conferenza stampa anche Alessio Falorni, delegato dell’Unione dei Comuni Empolese – Valdelsa alle infrastrutture che ha sottolineato come questa opera sia un esempio della capacità dei comuni dell’Unione di convogliare le forze attorno ad un obiettivo ritenuto da tutti strategico.

 

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