Chi non dice il Falso Sig Questore di Firenze?
Siamo pronti ad avviare un indagine ispettiva delle carte dopodiché presenteremo un esposto alla procura della repubblica competente al fine di far valutare se da quanto recepito e segnalato possono emergere fatti costituenti reato.
Il Questore di Firenze Raffaele Micillo ha avviato una pesante contestazione disciplinare a carico di una poliziotta accusandola di essersi ammalata e di non aver mai presentato al suo Ufficio i relativi certificati medici, distintamente tre per l’anno 2011 ed altri tre per l’anno 2013.
In tantissimi anni di sindacato abbiamo assistito alle cose più assurde, ma questa ci mancava veramente.
Il poliziotto quando si annuncia malato ha l’obbligo di far pervenire nel più breve tempo possibile apposito certificato medico che dovrà essere sottoposto al Sanitario della Polizia.
Appare Ictu Oculi che se nel volgere di un giorno o poco più all’ufficio dipendente non giunge la certificazione medica il responsabile del medesimo ufficio ha il preciso dovere di intervenire immediatamente nei confronti del poliziotto chiedente visita per farsi recapitare la certificazione, in denegata ipotesi scatta la disciplina.
Il questore Micillo dopo quattro anni sic! Attua una verifica delle carte, non trova ben sei certificati medici e invece di intraprendere una inchiesta amministrativa sui responsabili del suo ufficio per ricorrere alla verità e ad eventuali e severe discipline nei loro confronti, gira completamente la frittata, agisce sulla poliziotta che all’epoca era malata accusandola di non aver mai presentato i certificati medici, un accusa del tutto infondata sia per quanto riferito dalla stessa, sia per la gestione logica delle pratiche sanitarie secondo la normativa vigente, dove un eventuale mancanza della certificazione avrebbe dovuto scatenare nell’immediatezza non poche procedure attuative a partire dallo stesso ufficio e a seguire da quello sanitario della polizia di stato.
Questo Sindacato ha deferito il comportamento del Questore Micillo al Sig. Capo della Polizia dopodiché vogliamo vedere le carte e approfondire la verità perché non è la poliziotta a doversi giustificare ma è il questore che ci deve dei chiarimenti.
Fonte: Ufficio Stampa
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