Un’attesa lunga quarant’anni quella del popolo Saharawi, costretto a vivere nei campi profughi allestiti nel deserto algerino, dopo essere stati cacciati dalle proprie terre dal Marocco nel 1975.
Quarant’anni di vita precaria in un deserto ‘maledetto’ad aspettare la risoluzione del conflitto, per poter tornare nelle proprie case, per poter riabbracciare madri, padri, cugini, amici.
I saharawi che arrivarono nel deserto , dopo essere fuggiti dalle proprie case, non hanno più potuto avere contatti con chi è rimasto in quelle che il ‘popolo del deserto’ chiama le ‘Terre Occupate’ : la zona tratteggiata sulle cartine geografiche e che prende il nome di Sahara Occidentale.
La storia del Saharawi è una storia di sofferenza ma anche di speranza. Aprile 2015 è considerato da molti il momento della svolta: la data tanto attesa per la soluzione della diatriba tra Sahara Occidentale e Marocco. Continua a leggere su Società dei Viaggiatori...