Sindaci allo specchio, parla Maria Antonietta Fais: "C'è sempre un cantiere attivo. Ma dobbiamo rinegoziare le funzioni da dare all'Unione"

Maria Antonietta Fais

Maria Antonietta Fais è il sindaco di Terricciola dal 2009. Nel primo mandato vinse con il 54,1%, pari a circa 1.400 votanti. Lo scorso anno a maggio il rinnovo del mandato è avvenuto con il 62,13% e 200 voti in più. Fais ha vinto con la lista Unione Democratica: in entrambe le corse elettorali hanno gareggiato liste civiche. Fais non ha avuto in precedenza ruoli da consigliere o assessore: la sua occupazione era presso un'azienda vitivinicola.

Quali sono le impressioni di questo mandato rispetto ai precedenti?

Mano a mano che si va avanti le cose si complicano. Soprattutto per un piccolo ente come il nostro. Per chi ha una popolazione inferiore ai 5mila abitanti ci sono norme restrittive, c'è da considerare anche la burocrazia incalzante e la crisi. Rispetto al primo mandato del 2009 siamo in un momento più complicato e socialmente difficile, la ripresa stenta.

Quali sono i settori lavorativi strategici per Terricciola?

Il territorio è variegato ma il settore vitivinicolo è il più importante. Investimento importante  da tre cantine importanti. In seguito abbiamo il settore agroalimentare e gli agriturismi che fanno da traino.

Quali difficoltà ha incontrato al momento nel territorio?

Problema più grosso è stato quello della scuola materna chiusa per dissesto. L'emergenza è trovare un finanziamento per recuperare la scuola. Dal punto di vista idrogeologico ci sono stati studi e lavori importanti per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ad esempio stiamo ripristinando la frana a Morrona, dove una strada è stata chiusa per 30 anni e siamo in conclusione dei lavori.

Gli alunni di quella scuola hanno comunque proseguito le lezioni...

C'è un ex Ciaf, con dentro anche la biblioteca, adesso adibita a scuola. A breve presenteremo la variante al progetto. Avevamo un progetto per intervenire sulla scuola, ma il problema che si è manifestato era in un punto non interessato. Questo progetto vale 800mila euro, e avrà anche l'adeguamento sismico, Parteciperemo a tutti i bandi per avere i soldi.

Qual è la sua visione dell’Unione dei Comuni della Valdera?

È una realtà importante per la Valdera. Abbiamo messo i servizi insieme da oltre 14 anni. C'è però l'obbligo di unire tutte le funzioni fondamentali insieme. È un momento delicato. Dobbiamo valutare al meglio come poter mantenere i servizi rimanendo nell’Unione. C'è una discussione interna che riguarda alcuni comuni che stanno valutando l’opposizione a questa norma. Ovviamente si mette in discussione la norma, non l’Unione. La funzione del settore sociale unita è interessante, altre cose sono più difficile.

Quali sono le funzioni nello specifico?

Mancano due funzioni da mettere in comune, ma la prima è la più importante: viabilità, cimiteri, ecc. È difficile da gestire per tutti. Vogliamo riuscire a valutare se assimilare la funzione A ma solo nelle parti più semplici da assemblare. Faccio un esempio: le buste paga, possono essere delegate all'Unione, ma non la gestione dei cimiteri. Per quella è necessaria la gestione immediata, ci sono spesso decisioni legate alla giornata. Per fortuna abbiamo avuto la proroga di un anno per conferire le funzioni. In questi 12 mesi valuteremo le criticità.

L'importanza dell'Unione non è messa in discussione comunque...

Senza le province, e la redistribuzione delle funzioni (agricoltura, dissesto, strade, scuole superiori) le unioni saranno fondamentali per interloquire con le regioni, i nuovi 'gestori' di queste competenze. Difficile avere come interlocutore il singolo comune, ci vuole l’unione. In prima linea e di rilievo.

Ci sono altre opere pubbliche in costruzione?

Il comune è sempre in movimento. C'è in cantiere il Parco a Selvatelle che unisce parte storica e parte nuova. Abbiamo anche la stazione ecologica da inaugurare a breve per la divisione dei rifiuti, i ripristini di piazza Matteotti e piazza XX settembre. C'è sempre un cantiere aperto. E abbiamo la copartecipazione con la Regione per la rotonda a La Sterza. Adesso l'obiettivo primario è scuola materna. La scuola media ed elementare di Terricciola è già stata messa a nuovo.

Elia Billero

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