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Istituto per l'eccellenza nel made in Italy, l'incontro fra 30 studenti e ChiantiBanca

Nuovo appuntamento per i futuri imprenditori scandiccesi: i 30 studenti dell'istituto superiore Russell Newton e del Mita (Istituto Tecnico Superiore per l’eccellenza nel made in Italy) di Scandicci che stanno partecipando alla prima edizione del Programma Eye - Ethics and Young Entrepreneurs, oggi(martedì 24 febbraio) si confronteranno col mondo del credito bancario grazie alla collaborazione con ChiantiBanca.

Questi giovani studenti avranno modo di confrontarsi a tu per tu con Alessandro Collini di ChiantiBanca. Con lui parleranno dei rapporti tra imprenditoria e istituti bancari e delle possibilità di accesso al credito, fondamentali per avviare un'attività imprenditoriale.

Nel corso dell'incontro interverrà anche Emanuele Vecchione, amministratore delegato di Hungry and Foolish, newco di vendita e-commerce nel settore dei prodotti per parrucchiere. Ai giovani imprenditori del futuro saranno segnalate anche altre forme di finanziamento per avviare l'attività: dai bandi pubblici al venture capital, dal business angel al crowdfunding fino agli incubatori certificati.

Il Programma EYE è organizzato dall'Associazione ARTES con Confindustria Firenze e la collaborazione di Incubatore di Impresa di Firenze, Confcommercio Firenze e l'istituto Russell Newton con il patrocinio del Comune di Scandicci.
Il progetto, organizzato per la prima volta a Scandicci, è già stato sperimentato con successo a Prato dove è giunto alla quarta edizione grazie alla collaborazione con il Comune pratese e il gruppo Giovani di Confindustria locale.


I 30 giovani di Scandici, tutti di età tra i il 16 e i 25 anni si stanno confrontando, in parallelo col percorso di studi, con il mondo dell’imprenditoria. Al termine degli incontri potranno proporre un proprio business plan sull’impresa che vorrebbero avviare e i più meritevoli potranno effettuare un periodo di stage al fianco di un vero imprenditore. Impareranno dunque a puntare su se stessi e il proprio progetto lavorativo, promuovendo così la cultura del fare con alla base l’etica del lavoro, ossia il coniugare il legittimo profitto con la centralità della persona umana e le responsabilità sociali.

 

Fonte: Ufficio stampa Associazione Artes e Programma Eye

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