
Sara Fedi aveva un progetto ambizioso: trasferirsi all'estero con la sua band, le Axidental Encounters, per tentare la sorte. Poi alcune vicende hanno sciolto la band e smontato il progetto. Sara ha continuato a crederci e ora vive a Londra, dove studia il basso elettrico e lavora come cameriera.
Nome: Sara Fedi
Anni: 25
Cresciuto a: Calci.
Studi: in Italia frequentato il conservatorio studiando chitarra classica, lasciato per l'università musicale ICPM dove studia il basso elettrico.
Residenza e professione: Queens park, a nord-ovest di Londra. Professione cameriera
Lavoro in Italia: Insegnante di danza hip-hop
Prima esperienza all’estero: Sì
La frase: Se Londra fosse Pisa, io sto a Porta a Mare. Alla fine rimani in un paesino, anche se qui viveva Daniel Craig
Perché hai deciso di andare all’estero?
Inizialmente non doveva essere Londra, dovevo trasferirmi con la mia band hard rock, le Axidental Encounters, in Finlandia. Questo perché non vedevamo un futuro musicale in Italia. Volevamo partire ma non impreparati. Abbiamo provato a entrare nell'università di Helsinki ma non abbiamo avuto successo. Avevo provato, nel mentre, a entrare a Londra e ce l'ho fatta. In quel momento, quando avevamo preso la decisione, non c'era niente che mi legasse più all'Italia, ma ho il ragazzo a Pontedera.
Conti di tornare?
Sono partita il 4 settembre e per ora non conto di tornare. L'intenzione di partenza è rimasta quella: studiare e fare musica all'estero, anche se per il resto è cambiato tutto: band, compagnia, vita.
Quali sono le principali differenze fra il mondo del lavoro italiano e quello estero? E anche tra il conservatorio e l'Icpm.
L'università e il conservatorio sono due cose totalmente opposte. Il conservatorio è un mondo a sé, molto più "rigido" e formale, che non vedo come una cosa negativa. Ti prepara bene alle situazioni del futuro. L'università qua, per quel che vedo ora, ti spingono molto di più a fare da solo. Sono proprio due cose differenti. In conservatorio eri molto seguito, anche troppo: si perde la libertà di sperimentare per conto proprio. Qui devi farlo per forza, non ti segue nessuno.
Le qualifiche che raggiungerai al termine degli studi sono le stesse in Inghilterra come in Italia?
In quanto a qualifiche l'Icpm è l'equivalente del conservatorio. L'unico problema è che la mia laurea verrà riconosciuta ovunque tranne che in Italia. Non siamo aggiornati in Italia a riguardo. I conservatori fino al 2013 se la passavano molto male, rischiavano di chiudere e non c'erano nemmeno gli stipendi per i professori.
La vita e il lavoro all’estero sono diversi dall’idea che ti eri fatto prima di partire?
No, sapevo che sarebbe stata sicuramente dura. Già il solo fatto che qua sono da sola, senza agganci, è dura. Sicuramente ti spiazza quanto sono preparati a inserirti nel sistema: quando arrivi qua e devi cercare lavoro, casa, ecc, devi seguire dei passaggi obbligati e connessi tra di loro.
Sapevo che avrei dovuto cercare casa, per esempio, perché una volta trovata devi far richiesta al NIN, l'ufficio del lavoro, per forza. I pagamenti in nero non esistono, e nei pochi casi dove esistono ti penalizzano perché la paga è minima. Anche per avere un conto in banca serve la residenza, come pure l'assistenza sanitaria. È un sistema che al momento funziona.
Hanno una brutta fama gli italiani per i londinesi?
Né sì né no. Nì. Avevo una casa con italiani e mai più ci ritornerò. Non è solo la mia esperienza. Per certe cose non ci stiamo facendo una bella figura. L'idea che loro hanno di noi è quella di grandissimi lavoratori, che è vero, ma c'è anche lo stereotipo. Dipende dai casi.
Cosa ti manca dell'Italia?
Non sento troppa mancanza. Qualcuno potrebbe dirmi che è poco tempo che sono qua. E non sono in vacanza.
Quali aspirazioni hai terminato una volta conseguito il titolo di studio?
L'aspirazione sarebbe quella di fare la turnista. Mi accontenterei anche di meno, ma devo fare la gavetta. Non ho contatti con gruppi. Sto ricostruendo praticamente tutto.
Ha qualche aneddoto sulla permanenza all'estero?
Tutti credono, tra i miei amici e i miei genitori, che io sia a Londra come turista. In realtà sono andata solo 4 volte nel centro di Londra. Una volta stabilita la tua vita rimane qui.Il mio è un quartiere normale. Se Londra fosse Pisa, io sto a Porta a Mare. Lavorando come cameriera vedi le stesse facce, alla fine torni a vivere in un paesino. Londra la vedo dalla finestra. È una cosa positiva, sto bene così. L'idea della metropoli.
Un'altra cosa curiosa è che, per quanto sia in un distretto di Londra, qui vivono un sacco di attori famosi, tipo Cillian Murphy (lo spaventapasseri di Batman - Il cavaliere oscuro) che viene a prendere la pizza da noi, oppure Daniel Craig (l'ultimo James Bond) che però ora si è trasferito in America.
Elia Billero