Uno scrittore con la passione per le esperienze di vita, quelle che possono realmente stimolare la riflessione e il dialogo fra generazioni, il confronto tra culture diverse, il richiamo ai valori fondamentali della nostra esistenza. Questo il biglietto da visita di Eraldo Affinati, scrittore-educatore che Castelfiorentino si prepara ad accogliere con un doppio incontro in programma venerdì 27 febbraio, prima all’Enriques con gli studenti (Auditorium, ore 11.00) e nel pomeriggio al Ridotto del Teatro del Popolo (ore 17.00) con i docenti e gli operatori culturali del territorio
Organizzato dall’Istituto Comprensivo e dall'Istituto Superiore "F. Enriques" con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino (e in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Vallesiana”), l’incontro con Eraldo Affinati si colloca all’interno del progetto “Passaparola. Viaggio intorno a libri e letture”, che da anni vede impegnato l’Istituto nella promozione della lettura anche attraverso il confronto diretto con gli autori.
Eraldo Affinati, che ha alle spalle numerose pubblicazioni, è peraltro reduce da alcuni mesi dalla presentazione di un libro che ha riscosso grande successo: “Vita di vita” (Mondadori 2014), che narra la storia di Khaliq, oggi uno dei baristi maggiormente apprezzati di Roma, il quale prima di approdare nella capitale ha vissuto sulla propria pelle il dramma dei massacri e della guerra civile in Sierra Leone, da cui è riuscito a fuggire grazie al coraggio della madre. Ritrovare la madre nella terra d’origine è appunto il sogno di Khaliq, che si fa accompagnare da Affinati in un viaggio estremamente rischioso, coronato alla fine da un incontro davvero commovente.
Oltre a “Vita di Vita”, l’incontro con Affinati si soffermerà anche su “L’elogio del ripetente” (2013), riflessione autobiografica sulla scuola e le sue difficoltà (secondo il punto di vista dei più deboli) e “La città dei ragazzi” (2008), reportage di un viaggio dell’autore in Marocco per accompagnare a casa due suoi studenti arabi. Un’esperienza che – attraverso un dialogo immaginario con il padre scomparso – condurrà Affinati alla scoperta delle radici della sua vocazione, pedagogica e letteraria.
Il dibattito al Ridotto del Teatro sarà moderato dal giornalista Giacomo Bertelli.
“Un autore – osserva Gabriele Marini, dirigente dell’Istituto Comprensivo – che ha coniugato in maniera inscindibile il suo essere scrittore ed educatore, al punto da farne quasi una ragione di vita. Riteniamo infatti che, proprio per questo suo particolare profilo, l’incontro possa costituire occasione di confronto sui temi della scuola, dell’educazione e della narrazione di sé”.
“Siamo ben lieti – sottolinea l’Assessore alla Scuola e Attività Educative, Marco Cappellini – di accogliere a Castelfiorentino questo scrittore, che rappresenta un’opportunità formativa non solo per i nostri studenti ma anche per i docenti e quanti hanno a cuore il legame tra scuola e cultura, tra cultura e territorio, tra dialogo e integrazione sociale.”
Eraldo Affinati (1956) vive e lavora a Roma, dove insegna italiano e storia nell’Istituto Professionale “Carlo Cattaneo”, presso la succursale della Città dei ragazzi dove ha conosciuto anche Khaliq. Insieme alla moglie, Affinati ha anche fondato la “Penny Wirton”, una scuola di italiano per stranieri.
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa