gonews.it

Enpa, nel 2014 scoperti 27 casi di maltrattamenti. Uno dei casi clou a Certaldo

Le Guardie Zoofile ENPA sono attualmente Guardie Giurate Particolari con decreto Prefettizio con funzioni di  Pubblici Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria nei limiti delle competenze sulla tutela degli animali e rimangono l'istituzione di vigilanza più antica (dal 1871) per la tutela animali che da anni opera sul territorio Nazionale, reprimendo reati di maltrattamento di animali e svolgendo azione sanzionatoria sugli illeciti amministrativi relativi alla errata detenzione degli animali d'affezione e da reddito.

Sono le uniche Guardie in Italia che operano con espresso riconoscimento del D.P.R. 31/03/1979 per le attività di vigilanza, prevenzione e repressione dei reati e violazioni alle norme che tutelano il benessere di tutte le specie animali, ivi compreso l'attività zootecnica, la fauna selvatica sia autoctona che esotica e la tutela della fauna ittica.

Le Guardie Zoofile ENPA sono suddivise in Nuclei provinciali che operano presso molte sedi dell'Ente in Italia, svolgendo una preziosa attività di vigilanza.

La competenza delle Guardie Zoofile è estesa a tutti i settori ove vi sia presenza di animali: commercio, allevamenti e trasporti, combattimenti fra animali, controllo dei circhi, caccia, pesca, ecc., senza tralasciare il controllo della normativa posta a tutela dell'ambiente in cui vivono.
Le Guardie Zoofile ENPA hanno sempre collaborato con gli organi statali e grazie a questa attività coordinata fra Magistratura, Polizia, Carabinieri, Forestale, ASL e Guardie Zoofile ENPA, si è riusciti ad identificare e denunciare i responsabili di atti di crudeltà verso gli animali al commercio clandestino, ecc. contribuendo in questo modo a salvare moltissimi animali dal loro infelice destino.
L'attività delle Guardie Zoofile ENPA, che, come abbiamo detto, frequentemente coopera con i doveri delle Pubbliche Amministrazioni sanciti dalle Leggi e non riceve alcuna sovvenzione statale.

Relazione relativa all’anno 2014 del Nucleo Provinciale Guardie Zoofile E.N.P.A. di Firenze.

Il report si riferisce alla attività di prevenzione nonché di repressione dei reati penali e delle violazioni amministrative contestate per maltrattamento degli animali di competenza del Nucleo Provinciale di Firenze, di cui fanno parte i distaccamenti del Circondario - Empolese Val d’Elsa - e del - Val d’Arno / Val di Sieve -.

Come noto, le attività di prevenzione sui maltrattamenti animali, di competenza specifica di questo Nucleo territoriale, sono tese al controllo delle varie situazioni che vengono attivate dagli Enti Locali convenzionati e/o con protocollo d’intesa (ASL 10 Servizi Igiene Urbana Veterinaria, Polizia Provinciale di Firenze, Comune di Firenze, Comune di Montelupo Fiorentino, Comune di Empoli, Comune di Greve in Chianti, Comune di Rignano sull’Arno, Comune di Calenzano, Comune di Bagno a Ripoli), nonché dagli altri comuni della Provincia e altre Associazioni di protezione animali e Ambientaliste che da privati cittadini, comportando con ciò una notevole mole di attività investigative e di accertamenti specifici su ogni singolo caso segnalato.

E’ importante sottolineare che i risultati sotto indicati, sono dovuti alla peculiare formazione del personale che, anche se opera a titolo volontario e gratuito , dimostra un livello professionale altamente specializzato dovuto ai continui corsi di aggiornamento, ad un addestramento investigativo specialistico finalizzato ai reati contro gli animali, nonché l’istruzione sulla peculiarità delle normative, la pratica sulla specifica modulistica sia degli atti di polizia giudiziaria che di polizia amministrativa, i supporti informatici, i mezzi in dotazione ed in ultimo l’impegno di operare in squadra per il fine comune del benessere animale, riuscendo tuttavia a gestire gravi situazioni di rischio per l’incolumità personale, come meglio evidenziato nelle sotto indicate attività.

Per cui, nel corso dell’anno 2014 sono stati trattati da questi uffici 2.322 segnalazioni di presunto maltrattamento animali, di cui n. 494 si sono sviluppate in fascicoli di indagine per casi sia amministrativi che di rilevanza penale, i quali hanno prodotto la contestazione di n. 181 sanzioni amministrative per un importo di €. 56.561.71, nonché 17 perquisizioni domiciliari delegate dalla A.G., la redazione di n. 27 Notizie di Reato per maltrattamento animali e il sequestro di 638 tra animali, armi, munizioni, mezzi vietati e reperti sia penali che amministrativi.

Dall’inizio dell’anno è stato designato quale responsabile della – Sezione Investigativa Speciale per la Tutela Animali - (acronimo S.I.S.T.A.) il Vice Capo Nucleo del Nucleo di Firenze che ha proceduto ad effettuare le indagini su fatti di particolare rilevanza a danno di animali, supportato da Agenti di volta in volta incaricati per la propria qualificazione, effettuando le attività investigative delegate con competenza specifica, provvedendo a comunicare alla Procura della Repubblica i reati rilevati.

Statistiche

Statistica dei servizi espletati nell’anno 2014 in relazione al controllo del territorio, sia del Comune di Firenze che nell’intera area Provinciale effettuati su casi di maltrattamento accertati, pari a:

ATTIVITA’ Anno 2014
Nr. Agenti di media impegnati: n. 38 + 6 Allievi G.Z.
Servizi svolti:    n. 2.322
Fascicoli per attività d’indagini investigative n. 494
Ore impiegate:  n. 9.470
Km percorsi:  n. 35.591
Verbali amministrativi contestati: n.   181 -     per un importo di €. 56.561,71
Notizie di Reato per maltrattamento animali  n. 27
Sequestri amministrativi (animali, strutture, mezzi, ecc.)
  1. 380
Sequestri penali (armi, munizioni, animali vari, mezzi vietati, ecc.)n. 258
Servizi con Forze di Polizia Istituzionali n. 29
Perquisizioni domiciliari e locali disposti dalla A.G. con altre forze di polizia n. 17
Animali identificati  n. 869 tra cani e gatti n. 237 tra cavalli e bestiame vario 
Atti esaminati per le indaginin. 1.311 
Rilievi fotografici n. 1.576

Ai fini di un ragguaglio sintetico delle attività menzionate dell’anno 2014, si evidenziano alcune delle operazioni svolte nell’ambito della Provincia di Firenze e di Prato che hanno prodotto risultati importanti ai fini della tutela animali in capo a questo Nucleo Interprovinciale.

 

 

E’ stato salvato grazie all'intervento delle Guardie Zoofile dell'ENPA. Sequestrato e affidato a una struttura dell'ENPA il cane meticcio è salvo. Il proprietario, un romeno di 36 anni che aveva già quattro sanzioni amministrative, teneva l'animale in un deposito di masserizie. Non avendo ottenuto un miglioramento, l'Ente ha inviato una notizia di reato per maltrattamentoall'autorità giudiziaria con richiesta di convalida di sequestro preventivo.

Ottenuta l'autorizzazione dal Tribunale, le Guardie Zoofile, insieme ai Carabinieri del Comando Stazione di Peretola-Rifredi, si sono recati in via della Sala, per eseguire il provvedimento.

Anche in quell'occasione il cane risultava legato con una corda corta a una ringhiera nascosto da un camione cosparso di rifiuti e deiezioni.

Il proprietario si è giustificato dicendo che nel loro paese i cani vengono tenuti in questo modo. Il cane è stato prelevato dal gruppo volontari Enpa e attualmente affidato alle loro cura in una struttura dell'Ente in custodia giudiziaria. Il proprietario dovrà del rispondere del reato di maltrattamento animali.

L’intera area del canile (escluso i 30 cani) veniva posta sotto sequestro amministrativo per la violazione alle norme del D.Lvo 320/54 per le violazioni al regolamento di Polizia Sanitaria procedendo alla sanzione di €. 3.098,00, a carico del responsabile.

Nello stesso luogo sono proseguiti gli accertamenti per la stabulazione e detenzione di tre cavalli e due cani risultati non registrati al detentore nelle rispettive anagrafe ma ad altre persone, anche per tali violazioni è stato proceduto a contestare le corrispettive sanzioni amministrative.

Un ingente numero di cani (n. 66) di varie razze nello specifico: cavalier king, chihuahua, shitzu e bulldog francese, sono stati trovati dalle Guardie Zoofile ENPA, all’interno di un appartamento terra tetto, nel Comune di Impruneta.

Una parte degli animali erano chiusi al buio all’interno del garage adibito alla stabulazione dei cani e suddiviso in rudimentali box, altri animali erano chiusi nelle stanza dell’appartamento, salotto; cucina; camera; ecc. in precarie condizioni igieniche. I proprietari sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Firenze per il reato di detenzione incompatibile degli animali e nel corso degli accertamenti successivi su ogni singolo animale sono emerse 24 violazioni sull’anagrafe canina Regionale e per le quali sono state elevate le corrispettive sanzioni.

La Procura della Repubblica debitamente notiziata dal personale sella Sezione Investigativa Speciale per la Tutela Animali, emetteva ordinanza di perquisizione domiciliare e locale dell’abitazione e dei locali annessi, eseguita unitamente al personale del Comando della Polizia Provinciale di Firenze, dove veniva rinvenuto: 1 rivoltella non denunciata; n. 20 cartucce non denunciate, due fucili cal 24 per omessa ripetizione di denuncia, n. 1 trappola per canidi; una trappola per mustelidi; un trancio di carne di capriolo ancora sanguinante.

A nessuno sarebbe mai venuto in mente che quell’alberello stentato costituito da un telaio metallico, abilmente camuffato con vegetazione e cosparso di collante per la cattura di topi fosse, invece, un micidiale strumento di cattura e sofferenze per uccelli selvatici a rischio di estinzione.

Ad intervenire le Guardie Zoofile del Nucleo Investigativo Speciale per la Tutela Animali del distaccamento Chianti-Valdarno dell’ENPA di Firenze che, dopo ore di appostamenti in un terreno prospiciente il centro abitato della frazione Ferrone, ai confini del comune di Greve in Chianti, hanno colto sul fatto un uomo del posto aveva predisposto il finto albero con in terra due gabbie. Al suo interno vi erano, a fungere da richiamo, due esemplari di cardellino, specie protetta a rischio estinzione.

Il falso albero, i due cardellini, oltre ad un terzo, detenuto nell’abitazione dell’uccellatore, sono stati immediatamente sequestrati dagli agenti dell’ENPA.

Le guardie zoofile ENPA lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria ed amministrativa per i reati di maltrattamento animali, attività illegale di uccellagione, detenzione di mezzi vietati, detenzione di uccelli selvatici protetti non cacciabili, e sanzionato per la violazione alla Legge Regionale della Toscana, per detenzione di uccelli senza autorizzazione della Provincia e senza anelli inamovibili.

Nel Comune di Campi Bisenzio le Guardie zoofile dell’ENPA di Firenze, nell’ambito di una campagna di prevenzione abbandono animali durante le ferie estive nei pressi dei principali svincoli autostradali, si trovava a percorrere via di Fornello, una via rurale nel Comune di Campi Bisenzio che corre parallela all’autostrada A1, dove spesso sono stati rinvenuti cani e gatti abbandonati soprattutto durante i week end estivi. Gli agenti dell’ENPA hanno notato tra l’erba una grande cassaforte a forma di armadietto completamente divelta. Nelle immediate vicinanze sparsi e seminascosti nella vegetazione le guardie dell’ENPA hanno rinvenuto ben 5 fucili di cui 1 automatico calibro 12, 1 mono colpo calibro 20, 2 doppiette calibro 20, 1 sovrapposto calibro 12, oltre a 190 cartucce. Le armi dopo essere state catalogate, sono state consegnate al Comando Stazione Carabinieri di Campi Bisenzio. Dai primi accertamenti le armi risulterebbero essere state rubate qualche settimana fa ad un collezionista della zona.

Dopo le indagini espletate dal Comando Stazione Carabinieri di San Casciano Val di Pesa a seguito di un esposto presentato dall’ENPA, la Procura della Repubblica di Firenze ha nuovamente disposto il sequestro di altri animali reimmessi nella stessa area e nelle stesse strutture già sottoposte a sequestro penale per maltrattamento. Unitamente ai militari del Carabinieri, hanno compartecipato alle operazioni di sequestro, controllo e trasferimento degli animali personale del Nucleo Provinciale Guardie Zoofile ENPA il personale del Corpo Forestale dello Stato, la ASL 10 Servizi Veterinari.

Dopo aver notificato agli allevatori gli atti della Procura si è proceduto al prelievo degli equidi (tre cavalli e un asino) e due cani, per il successivo trasferimento in appropriate strutture idonee per il mantenimento degli animali.

Gli atti investigativi di competenza amministrativa saranno successivamente seguiti dagli organi di cui sopra ciascuno per specifica competenza, ai fini di verificare se vi siano state effettuate violazioni sulla corretta detenzione, sulla tracciabilità anche ai fini alimentari degli animali in sequestro.

L’animale presentava ferite, pustole e profonde piaghe putrescenti su tutto il corpo con vistose fuoriuscite di liquidi infetti in particolare nella zona degli occhi, orecchie e zampe. La deambulazione risultava fortemente compromessa a causa degli unghielli talmente lunghi da attorcigliarsi. Il cane è stato trasportato dal servizio Sos Animali presso l’ambulatorio ENPA di Firenze, dove è stato sottoposto ad un trattamento di terapia intensiva.

Le condizioni, erano precarie proprio a causa della totale assenza di cure di cui il cane necessitava da tempo. Inoltre, risulterebbe essere stato sempre tenuto in terrazza esposto al caldo e al freddo”. Le guardie zoofile dell’ENPA, dopo aver proceduto al sequestro penale del cane, hanno provveduto ad inviare all’Autorità giudiziaria denuncia penale per i reati di maltrattamento e abbandono di animale nei confronti del proprietario.

Alcuni cittadini cinesi li’ presenti asserivano di non sapere di chi fosse il cane. All’insistenza degli agenti dell’ENPA, finalmente, un cittadino sempre di nazionalità cinese riferiva che il cane era suo e che lo aveva acquistato qualche settimana prima da un connazionale. Dai riscontri effettuati sul posto attraverso il controllo del microchip, il cane risulterebbe essere di un cittadino italiano di Santa Maria Capo a Vetere in provincia di Napoli. Di conseguenza, vista la situazione non chiara, le mancanza di spiegazioni convincenti da parte del presunto proprietario e le condizioni in cui l’animale veniva tenuto, le guardie zoofile ENPA procedevano all’immediato sequestro cautelativo amministrativo dell’animale e alla contestazione di due sanzioni amministrative per infrazioni al regolamento di tutela animali del Comune di Prato. Il cucciolone, prelevato dall’associazione S.O.S. animali è ora custodito presso il canile del Calice di Prato.

Nel corso di un servizio di controllo in occasione della preapertura della stagione venatoria alle specie in deroga prevista dalla Regione, le guardie zoofile dell’ENPA sono intervenute per salvare un bell’esemplare di falco Poiana.

Il proprietario di un vivaio di piante in via del Coderino in località Iolo, ha udito uno strano zampettio che proveniva dal tetto della sua casa colonica si trattava del povero rapace che dibatteva le ali e si rotolava senza essere in grado di prendere il volo.

Le guardie zoofile giunte sul posto hanno subito chiamato il Centro di Scienze Naturali di Prato (ornitologo ed esperto in rapaci) e i vigili del fuoco con i quali muniti di scale e appositi retini sono riusciti a raggiungere il falco. Il rapace risultava colpito agli arti inferiori e ad un ala da colpi di arma da fuoco.

Per questo è stato subito trasferito per le prime cure ad un medico veterinario convenzionato con la Provincia di Prato e poi trasferito ad un centro recupero fauna selvatica di Livorno.

Gli uomini del Corpo Forestale, Comando Stazione di Borgo San Lorenzo, con la collaborazione delle guardie zoofile dell’E.N.P.A., hanno eseguito una perquisizione locale in flagranza di reato a carico di  B. L., al fine di rinvenire prove in relazione al reato di cui all’ art. 30 comma 1 lett. h) et e) della Legge 157/92 avendo rinvenuto in un immobile nel comune di Vicchio fauna selvatica viva rappresentata da specie di uccelli da richiamo quali tordi, merli, cesene, priva del necessario anello inamovibile di identificazione necessario per determinare la tracciabilità,  la lecita provenienza e la regolare detenzione.

L’attività condotta di concerto dal personale intervenuto è stata complessa ed impegnativa sia per la verifica di tutte le strutture in possesso del soggetto attenzionato, sia per la verifica della tracciabilità di tutti i volatili rinvenuti che erano detenuti in piccole gabbie, normalmente utilizzate per l’attività venatoria, ed in piccole voliere. Molti uccelli sono risultati privi del prescritto anello inamovibile che serve ad identificare l’animale ed il legittimo detentore. Anche i pochi esemplari dotati di fascetta in plastica, la stessa appariva palesemente “allargata” ovvero non aderente alla zampina dell’animale come dovrebbe essere. Tale fatto induceva a ritenere che le fascette fossero state rimosse dagli esemplari a cui erano state originariamente apposte e successivamente poste alla zampa di altri esemplari.

All’interno di uno dei vani controllati sono state rinvenute nr. 87 cartucce per fucile calibro 28 marca “Martignoni” di cui il possessore non sapeva giustificare la provenienza non risultando lo stesso titolare di licenza di porto di fucile e tra l’altro destinatario di decreto di divieto di detenzione di armi, munizioni ed esplosivi emesso dalla Prefettura di Firenze.

Alla fine della giornata sono stati sequestrati complessivamente 112 uccelli vivi, 87 cartucce detenute illegalmente e nr. 02 (due) reti in nylon del tipo idoneo alla cattura dell’avifauna.

Inoltre, in relazione alle condizioni di detenzione dell’avifauna rinvenuta, il personale dell’ENPA di Firenze redigeva due verbali dai quali emerge un quadro di detenzione incompatibile con la natura degli animali stessi e la situazione ambientale di stabulazione, desumendo il reato di cui all’art. 727 del c.p..

Avvelenamento di animali e getto di esche avvelenate sul suolo pubblico

il personale del Nucleo collabora con la Polizia Provinciale per le attività investigative tese a contrastare il fenomeno di uccisione di animali a mezzo di esche avvelenate nell’ambito del territorio del Comune di Firenze, per le quali è stato ratificato un protocollo operativo tra Polizia Provinciale e Guardie Zoofile.

Nell’ambito di questo articolato, le Guardie Zoofile dell’E.N.P.A. con funzioni di polizia giudiziaria svolgono in autonomia gli incarichi assegnati dalla Polizia Provinciale in prevalenza nell’ambito del Comune di Firenze, con la conseguente specifica cautela di chi opera in un ambito complesso cittadino.

In particolare sono stati fatti accertamenti in merito all’immissione sul suolo pubblico di sostanze tossiche, gettate nei giardini pubblici e aree urbane, con grave pericolo per persone e animali di cui al momento non si conoscono i principi attivi, in quanto non pervenuti dall’IZS della Toscana.

Esche avvelenate tra via dei Serragli e via della Chiesa. Erano accanto ai cassonetti dell'immondizia, in corrispondenza di una fogna. Piccoli mucchietti di colore rosa ma estremamente letali, dato che erano composti da un potente topicida. Due i cani che hanno rischiato di morire, e che ora sono salvi grazie al pronto intervento dei loro padroni e alla professionalità di un veterinario fiorentino che, dopo avergli iniettato una specie di antidoto, è riuscito a stabilizzarli. Gli animali sono ancora in prognosi riservata e, secondo i medici, è presto per dire se l'ingestione di quel veleno possa aver causato altri danni alla loro salute. Su entrambi gli episodi è in corso un indagine delle guardie zoofile dell'Ente Protezione Animali: chiamati dalla polizia municipale, hanno eseguito un sopralluogo alla ricerca di tracce che potessero portare all'identificazione del killer di cani.

Le Guardie Zoofile dell'ENPA di Firenze hanno aperto un fascicolo per getto di cose pericolose, ma potrebbe scattare anche il danneggiamento e le lesioni, inoltre tra Santo Spirito e San Frediano è scattato l'allarme, si teme che possano verificarsi altri casi simili: qualcuno ha segnalato bocconi avvelenati anche nei giardinetti di piazza Tasso alimentando una sorta di psicosi collettiva. Ma dall'Ente Protezione Animali fanno sapere che, dopo aver battuto la zona palmo a palmo, non è stata trovata alcuna esca.

Il ritrovamento è avvenuto in un giardino, privato, nella zona dell’Isolotto. Giardino dove “abita” un cagnolino e da dove è partita una denuncia, per competenza, alla polizia provinciale. Aperto dunque un fascicolo, che si completerà con l’esito delle analisi, per il reato di spargimento di sostanze pericolose. Delegate per le indagini le guardie zoofile Enpa.

L’esca è stata spedita all’istituto zooprofilattico, per essere analizzata. Ma ad occhio nudo, ci sono pochi dubbi: si tratta di una spugna fritta, un boccone goloso per i cani ma al tempo stesso letale per l’animale che lo ingoia.

Tra i proprietari di cani della zona si è sparsa le voce che anche nel verde delle Cascine siano state trovate le micidiali spugne. Micidiali perché, insaporite dalla cottura nell’olio, diventano molto appetitose per i cani (ma anche per i gatti). Solo che, una volta ingerita, la spugna, compressa anche dalla pastella con cui viene fritta, a contatto con i succhi gastrici si gonfia e va ad occludere l’intestino o l’esofago.

Non può bastare nemmeno accorgersi in tempo dell’accaduto, a salvare il proprio quattro zampe. Per questo c’è massima allerta. L’Isolotto, poi, è un quartiere da sempre “a rischio”, per la convivenza di numerosi cani (e i relativi proprietari) con i tanti residenti. Numerosi tentativi di avvelenamento sono stati registrati in viale dei Bambini, dove, fino a un paio di anni, esisteva un’area dedicata ai cani.E’ stato il Comune a chiuderla, dopo i continui dissidi fra residenti e proprietari di cani. Ma anche dopo la decisione di Palazzo Vecchio, quella zona continua ad essere frequentata da chi porta a passeggio il suo quadrupede. E così, i dispetti, che una volta si limitavano a danni alle recinzioni o alle attrezzature dell’area, sono diventati sempre più pesanti e pericolosi.

Altra zona costantemente sotto il controllo delle autorità dedicate alla tutela degli animali è quella di via di Villamagna. Periodicamente ci sono segnalazioni di bocconi (anni addietro, nella zona dell’acquedotto, l’ENPA trovò delle spugne fritte) e due anni fa, fu denunciato un residente di questa strada che, oltre a impallinare i piccioni, imbottiva di lamette le polpette che dissemina nei giardini intorno al suo palazzo.

Le indagini eseguite dal Nucleo SISTA Antiveleni delegate dalla Polizia Provinciale di Firenze

Le attività di investigazione effettuate nell’anno 2014 si sono sviluppate nel completamento delle attività operative come indicato in modo sintetico nella tabella sotto evidenziata.

 

Fascicoli sviluppatiAnimali coinvoltiSpecieDecedutiRecuperati
     
n. 3127n. 10 canin. 8 soggettin. 8 soggetti
  n. 12 gatti  
  n. 2 scoiattoli,  
  n. 3 piccioni  
     
Esche / Reperti acquisitiEsame tossic. positivoPrincipi attivi :  
     
n. 33n. 8n. 2 Bromadiolone; n. 1 Coumaclor; n. 1 Coumatetralil; n. 1 Difenacoum; n. 2 Flocoumafen;

n. 1 Metaldeide

  

 

Nel corso dell’anno 2014, sono state individuate n. 3 persone che si sono rese responsabili di vari reati contro la pubblica incolumità e avvelenamento di animali con sostanze tossiche per i quali è stato proceduto alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di cui:

Per quanto sopra, dell’intera attività effettuata viene redatto apposito report per l’inoltro al Comando della Polizia Provinciale ai fini della statistica generale di competenza di detto Organo di Polizia

Altre attività di controllo del territorio:

Considerata la notevole mole di lavoro effettuata anche a carattere penale è doveroso esprimere gratitudine ai Magistrati della Procura della Repubblica di Firenze che hanno condotto le operazioni di polizia giudiziaria finalizzate, oltre che al senso del dovere, anche alla condivisione espressa inerente la tutela degli animali.

Si ringraziano vivamente i Comandi Stazione dei Carabinieri, il personale della Polizia di Stato, la ASL 10 Servizi di Igiene Urbana e Veterinaria, il Corpo della Polizia Provinciale, i Corpi di Polizia Municipale, che si sono prodigati in numerose forme di collaborazione e di sostegno al nostro personale.

Exit mobile version