Lunedì in Consiglio comunale, con tanto di documentazione fotografica, ho esposto il degrado di alcune periferie, fra cui Brozzi, Quaracchi, Peretola. I cittadini che ho incontrato sono esasperati per i numerosi tentativi di furto e scasso e la carenza dei cestini per i rifiuti che vengono abbandonati
nelle strade del quartiere. In via dei Cattanei c’è ancora un’auto, che ho segnalato diverse settimane fa, che funge da cassonetto. Ho chiesto all’Assessore Bettini di intervenire, specificando ai cittadini le procedure da seguire per simili segnalazioni, che coinvolgono anche altre strade cittadine, ad esempio il motorino abbandonato in via Mannelli.
La risposta è stata che ad oggi, dopo la chiusura di Eco Firenze, non c’è una ditta incaricata, alla rimozione dei mezzi abbandonati, mentre qualche mese fa l’assessore Perra, ad una mia precedente interrogazione, ha indicato come competente la Disfacar.
Lunedì prossimo proverò a richiedere cosa deve fare un cittadino per segnalare un mezzo abbandonato e soprattutto, cosa deve fare per essere tenuto in considerazione dopo una simile segnalazione.
Ovviamente cercherò di capire anche come mai due assessori della stessa giunta danno informazioni contrastanti.
Sulla situazione alla periferia del quartiere 5 sono rimasta basita dall’atteggiamento dell’assessore Giannassi, che ha negato lo stato di degrado, nonostante avessi delle foto, che oltre a ritrarre quanto già detto, evidenziano lo stato di abbandono dell’area verde di S. Piero a Quaracchi, le cui siepi nascondono altri motorini abbandonati. In cui, l’unico trenino di legno presente è divenuto un cassonetto: bottiglie, siringhe e altri rottami fanno parte dell’arredo urbano.
Giannassi sostiene che è un quartiere che funziona benissimo, che quanto riportato, anche nelle numerose mozioni fatte con i consiglieri Stella e Torselli, non è veritiero. Capisco che, essendo stato il Presidente del quartiere 5, si sente colpito nel vivo e rinnovo l’invito per un incontro pubblico, in cui potrà parlare direttamente con i cittadini coinvolti.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa