“Valutare se i finanziamenti per il nuovo aeroporto di Firenze possono assumere i contorni di aiuti di Stato. Intervenga l’Unione Europea”. E’ la richiesta della consigliera del gruppo misto Miriam Amato e dei deputati Massimo Artini e Samuele Segoni visto che l’Europa l’8 di Dicembre ha già risposto che non c’erano procedure Italiane per attingere ai Fondi UE del Progetti TEN-T.
Aeroporto, Amato (Gruppo Misto), Artini e Segoni chiedono l’intervento dell’Europa

La pista di Peretola
“Quindi da dove provengono e di che tipo di contributi stiamo parlando?” si domandano i tre esponenti politici: “Viene quindi da pensare che questi finanziamenti siano del Governo Italiano e quindi dei cittadini italiani che andranno a sostenere la holding argentina”.
La consigliera comunale ed i due deputati esprimono “grande preoccupazione per gli sviluppi dell’affaire Peretola”: “La rassicurazione del ministro Lupi – messa nero su bianco in una lettera all’amministrazione pisana - sul finanziamento pubblico di 150 milioni per il progetto fiorentino mette ancora una volta in luce come a guadagnarci anche in questo caso il privato. Non certo i cittadini e la piana fiorentina che avranno in questa operazione tutto da perdere”.
“Dopo i primi fondi stanziati con lo Sblocca Italia adesso Lupi conferma che i contributi pubblici copriranno metà del progetto, che è nell’ordine dei 300milioni di euro. Si tratta di cifre gigantesche anche perché sono estremamente conservative visto i lavori previsti, importi che potrebbero schizzare visto che ci sono opere non conteggiate ed i costi di esproprio terreni non quantificati, per un aeroporto classificato 4D che di fatto diventa un triplone a quello di Pisa e Bologna”.
“Già lo scorso dicembre la Corte dei Conti europea – sottolineano i deputati Artini e Segoni - mise in luce il grande sperpero di denaro pubblico per aeroporti ritenuti inutili. Investimenti non ritenuti vantaggiosi con infrastrutture inutilizzate, traffico passeggeri sovrastimato e benefici socio-economici spesso e volentieri nulli. E che qualcosa non torna sta nel fatto che il Ministro Lupi in Italia consideri questo aeroporto strategico, mentre in Europa come pubblicato dal sito del Ministero è considerato “Comprehensive” quindi non strategico “Core”.
E’ sintomatico che il Ministro Lupi il 2 di Ottobre 14 emani le linee guida del Regolamento 1315/UE e delle precisazioni prescritte sulla GE UE 99/C3 del 4/4/14 in materia di aiuti di stato per le compagnie aeree e gli aeroporti. Ovviamente dimenticandosi degli aeroporti. E’ sintomatico che vengano eluse le prescrizioni UE richiamate anche dalla Corte dei Conti UE circa i bacini di utenza, che all’articolato 24 del regolamento vietano la costruzione di nuovi aeroporti se in un raggio di 100Km ce ne sono altri similari, ma addirittura per Firenze essendo connessa alla TAV tale distanza è ampliata a 200km”. “Non vorremmo che le storture evidenziate dalla Corte dei Conti europea si verificassero anche a Firenze” concludono Amato, Artini e Segoni
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa