"Progetto Firenze Dinamo nota con profondo rammarico e indignazione come la “Giornata della Memoria” per gli eccidi di cittadini italiani avvenuti nelle “foibe del Carso” sia passata quasi del tutto inosservata, sia da parte dei media che delle autorità cittadine: e questo pur in presenza di una ben precisa legge dello Stato, non ancora a quanto ci risulta abrogata, che ha eletto il 10 Febbraio come momento di ricordo e di solidarietà di tutta la Comunità Nazionale intorno non solo alle vittime di un eccidio, barbaro ed efferato, compiuto in buona parte a guerra finita da parte dei partigiani comunisti del maresciallo Tito, ma anche intorno a tantissimi giuliano – dalmati che sono stati costretti a lasciare la loro terra, tra lo scherno e gli insulti di quel Partito Comunista Italiano che per decenni ha negato quelle stragi. Del resto, se per i campi di concentramento nazisti il negazionismo costituisce un reato, per quanto riguarda le foibe c’è chi, con la benedizione di alcune amministrazioni locali, cerca di negare con faziosità e arroganza un tragico dato di fatto senza che nessuno si scandalizzi più di tanto.
Progetto Firenze Dinamo, nel denunciare come ignobile e vergognoso un atteggiamento di smemorata sufficienza da parte degli organi d’informazione e delle autorità fiorentine, soprattutto considerando la presenza, anche nella nostra città, di un gruppo di esuli giuliano – dalmati, si stringe affettuosamente intorno ai parenti e ai discendenti di quelle vittime la cui colpa fu quella di appartenere alla nostra comunità nazionale, ai superstiti e ai discendenti di coloro che dovettero abbandonare allora case e averi e che certo non furono particolarmente bene accolti né aiutati da quella che avrebbe dovuto essere la loro madrepatria.
Le radici profonde non gelano e sono inutili i tentativi, che ancora oggi evidentemente continuano a pieno regime, di riscrivere la storia a proprio uso e consumo, stilando le “graduatorie degli orrori” per ammettere solo quelli “politicamente corretti”, praticando tra l’altro una strumentalizzazione delle vittime che oltraggia i morti delle tante, troppe barbarie che hanno contraddistinto il Novecento e che purtroppo ancora continuano in varie parti del globo, tra il silenzio e l’indifferenza generali".
Fonte: Progetto Firenze Dinamo