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Ospedale psichiatrico, Cordone lancia un appello: "No alla chiusura senza valide alternative. Lì c'è l'assassino di mio padre"

Marco Cordone (foto gonews.it)

È prevista il 31 marzo la chiusura dell'ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino. Dopo che la scadenza era stata rimandati di due anni, la struttura sarà svestita del suo ruolo per tornare a disposizione della collettività e dei cittadini montelupini.

Non è d'accordo però Marco Cordone, vice-segretario regionale della Lega Nord, ma anche figlio di una vittima di un assassino detenuto proprio nella struttura di detenzione: "Mio padre, Antonio, è stato ucciso a Firenze nel 1989 da un colpo di pistola sparato da Sergio Cosimini. Adesso questo serial killer, colpevole anche della morte di due carabinieri che lo avevano fermato per un semplice controllo, sta scontando la sua pena proprio nell'Opg di Montelupo".

Cordone nel 1998 ha anche fondato un comitato dal nome 'Dalla parte di Abele', proprio in favore dei familiari delle vittime degli assassini detenuti nell'ospedale psichiatrico e proprio secondo lui nel progetto di chiusura delle strutture c'è stato un errore: "Gli ospedali psichiatrici non dovevano essere affidati alle Regioni che non hanno competenza in ambito giudiziario. Dopo anni di rinvii ho il sospetto, e voglio essere smentito, che il presidente Rossi abbia approvato il documento in vista delle elezioni. Da anni studio le leggi penali e, probabilmente, in questa materia ne so qualcosa in più di chi ci amministra".

Se l'Opg chiudesse i battenti i detenuti dovrebbero essere trasferiti nelle Rems, ma secondo il consigliere comunale di Gambassi Terme, Marco Cordone non è la soluzione giusta: "Nel progetto le Rems sono solamente un'ipotesi teorica e, a differenza dell'ospedale psichiatrico, sono strutture che non garantiscono un adeguato livello di sicurezza per quelli che sono a tutti gli effetti dei criminali. Non si è nemmeno discusso della sorte dei circa 100 agenti della polizia penitenziaria che operano nell'ospedale psichiatrico".

Infine Cordone lancia un appello: "Chiedo al presidente Renzi, al ministro della giustizia Orlando, a Enrico Rossi e al sindaco di Montelupo Paolo Masetti, di non chiudere l'Opg senza una valida alternativa. Anche io sarei felice se la struttura potesse tornare alla comunità però bisogna pensare anche ai familiari delle vittime di quei criminali che non chiedono vendetta, ma solo giustizia".

 

Giorgio Galimberti

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