gonews.it

Il Comune assieme a Jablanica (Bosnia Erzegovina) per il progetto 'Lavorare è un mio diritto'

Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani

Un programma di cooperazione internazionale con la città di Jablanica, in Bosnia Erzegovina, per portare avanti il progetto “Lavorare è un mio diritto”, finalizzato all’inserimento al lavoro di persone con disabilità. Il primo cittadino di Jablanica ha fatto visita Sindaco di Scandicci Sandro Fallani nella mattina di martedì 10 febbraio 2015 per rinsaldare la collaborazione tra i due Comuni e l’Associazione Link di Mostar, con il contributo della Regione Toscana.

“Partiamo con un programma di cooperazione da oggi ai prossimi anni – ha detto il Sindaco Sandro Fallani – sono progetti a lungo termine che hanno bisogno di tempo e che devono essere accompagnati dai valori dell'apertura alla conoscenza, della convivenza e dell'accoglienza”.

Il primo cittadino di Jablanica Salem Dedic ha ribadito l'importanza di investire in politiche sociali da parte delle municipalità, e ha spiegato l'importanza “del progetto di cooperazione 'Lavorare è un mio diritto', perché risponde a due tra i problemi più urgenti per la nostra realtà, quelli della disoccupazione e della disabilità”.

All'incontro tra i due Sindaci e i rappresentanti dell'associazione Link di Mostar, che si è tenuto nella mattina di martedì 10 febbraio nel Municipio di Scandicci, erano presenti anche le associazioni di volontariato cittadine che si occupano di disabilità, l'assessore alla Cooperazione internazionale Diye Ndiaye, il Presidente del Consiglio Comunale Daniele Lanini e la Presidente della Quarta Commissione consiliare permanente con competenza sui servizi Sociali Giulia Bambi.

Nell’ambito del progetto “Lavorare è un mio diritto” è stato realizzato un importante intervento di sensibilizzazione della popolazione bosniaca attraverso la realizzazione di spot pubblicitari, trasmessi dalle tv nazionali e locali, sul bisogno di garantire pari opportunità di accesso e di valorizzazione delle competenze e capacità professionali delle persone con disabilità. Un’azione che sostiene il percorso intrapreso dal governo della Bosnia Erzegovina per la piena inclusione delle persone con disabilità e verso l’accesso al lavoro.

Il problema della disabilità si è presentato in maniera drammatica in quelle terre sin dall’immediato dopoguerra, sia a causa delle disabilità fisiche provocate dal conflitto (ad esempio l’altissimo numero di gravi incidenti provocati dalle mine che ancora oggi infestano parte del territorio della Bosnia Erzegovina) sia a causa di disabilità di tipo psichico, una su tutte lo stress post-traumatico diffusissimo proprio a causa della violenza del conflitto che colpì la Bosnia Erzegovina tra il 1990 ed il 1995.

Exit mobile version