“La trascrizione nei registri comunali dei matrimoni omosessuali contratti all’estero è un atto puramente simbolico, ad oggi senza alcun concreto effetto. Un provvedimento politico, per certi versi di pura propaganda, che da una parte si sa essere osteggiato dalla Chiesa cattolica, mentre dall’altro niente risolve sotto il profilo dei diritti civili per le persone omosessuali. Il Parlamento italiano si decida : questa situazione di stand-by lascia solo strascichi negativi”.
Così il consigliere regionale e coordinatore di Forza Italia Firenze Tommaso Villa in merito alle recenti polemiche insorte con la decisione di Palazzo Vecchio di consentire l'iscrizione delle coppie omosessuali sposate all’estero nel vecchio registro delle unioni civili.
“Ecco perché lo scontro aperto dal Sindaco Nardella, come da altri in Italia, ha il sapore amaro di uno spot che inasprisce i rapporti con la Chiesa e lascia inutili briciole alle ambizioni delle coppie omosessuali. Nardella deve decidersi: o si dice favorevole al matrimonio omosessuale anche in Italia - incalza l’esponente azzurro - oppure eviti di tenere i piedi su due staffe come ha fatto con questo atto della registrazione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso”.
“Personalmente – conclude Villa sono contrario al passaggio da una situazione come quella attuale direttamente al matrimonio e, in assenza di una norma nazionale, sono contrario a queste inutili registrazioni. Mi muoverei invece su altri binari: spetta al Governo e al Parlamento prevedere una disciplina valida ovunque e per tutti, dove si dica cosa si può e cosa non si può fare, evitando situazioni a macchia di leopardo che creano distinzioni Comune per Comune”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale