Matrimonio all'estero, Verdi, Grassi e Trombi (SEL-FRS): "Non viola nessuna legge"

Tommaso Grassi

Abbiamo già manifestato in Consiglio le nostre perplessità sulla decisione del Sindaco di aggirare la mozione, da noi presentata, e approvata, a larga maggioranza, lo scorso 13 ottobre, dal Consiglio Comunale per la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero da coppie dello stesso sesso, con quella che secondo noi è solo una maggiore promozione del registro delle unioni civili già presente a Firenze dal ’98 e che riteniamo, rappresenti un mero riconoscimento di Serie B. Infatti, i matrimoni dello stesso sesso contratti all'estero non verranno registrati all'anagrafe; così come chiedeva la mozione del 13 ottobre approvata dal consiglio".

"Questa promozione - e l’impegno assunto adesso - poteva già essere fatto da tempo rendendolo uno strumento utile per tutte le convivenze. Detto questo, non possiamo non ritenere, la nota apparsa sul settimanale dei Vescovi toscani, “Toscana Oggi” una inaccettabile ingerenza sulla laicità delle nostre istituzioni e nello specifico di quella fiorentina. Vorremmo sottolineare come i diritti civili rappresentino un bisogno reale dei cittadini e delle cittadine e quindi sia compito delle istituzioni laiche renderli disponibili. Altrettanto deve dirsi del pluralismo la cui tutela è affidata al governo pubblico delle collettività, senza ingerenze di alcuna chiesa".

"Le istituzioni devono tutelare i diritti, la libertà e la dignità di tutti e di tutte indipendentemente dal credo religioso o dall’orientamento sessuale".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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