Arianna Xekalos (M5S): "La favola del Maggio Musicale Fiorentino"

Arianna Xekalos
L'intervento, in Consiglio comunale, della consigliera del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos.

"Colleghe e colleghi, vi ricorderete senz'altro le parole dette dal Sindaco il 1 Dicembre 2014 quando faceva la sua comunicazione sul Maggio Musicale Fiorentino.  Era proprio quello il Consiglio Comunale in cui disse che dovevamo stare tranquilli. Tranquilli perchè i 53 lavoratori sarebbero stati trasferiti ad Ales e non dovevamo neanche dubitare che sarebbe andata diversamente.

Invece noi di dubbi ne avevamo eccome!  Dubbi che sono aumentati quando i trasferimenti non sono avvenuti.. poi ci sono stati i ritardi dei pagamenti degli stipendi di Dicembre e della tredicesima, avvenuti quasi un mese dopo.

Ma fossero solo i ritardi nei pagamenti degli stipendi i problemi! Purtroppo però non è così.
Qui si parla di una mala gestione di un Teatro, che non ha mai prodotto la riduzione del debito richiesta. Anzi, quella gestione formata da dirigenti e coordinatori che guadagnano anche 90.000 euro l’anno. E tutto questo, mentre 53 persone non conoscono ancora il loro destino lavorativo; e la situazione generale continua ad essere inasprita!

È recente la notizia dell’avvio della procedura di licenziamento per 53 addetti del teatro prevista dal piano di rilancio dell’ente; una procedura che il Sindaco aveva detto di non voler firmare, ma che ha firmato insieme al sovrintendente; scaricando così sulle spalle dei lavoratori, anni di gestioni fallimentari che hanno permesso l’accumularsi di debiti.  E adesso come dovrebbero stare questi lavoratori? Stremati da un lungo periodo d'incertezza assoluta sul loro futuro; un futuro che rischia di cancellare ogni diritto acquisito dopo tanti anni di lavoro.

Siamo quindi oggi qui a ribadire la nostra contrarietà ai licenziamenti, al contrario dobbiamo valorizzare le risorse umane e materiali! Dobbiamo smettere di noleggiare ed affidare ad agenzie esterne i lavori; mentre dobbiamo iniziare a valorizzare il nostro Teatro e permetttere la crescita dei complessi artistici.
Non solo, è eticamente d'obbligo iniziare a contenere i costi complessivi della dirigenza.

Perchè non prendere ad esempio quanto fatto all'opera di Roma?  Dove la direzione ha rinunciato ad applicare la 223/1991.

Si potrebbbe inoltre iniziare a far svolgere il lavoro di sorveglianza al personale interno e non ha una ditta, come accade oggi; iniziare iniziare a contenere e ridurre i consumi di energia, adottando le energie rinnovabili fotovoltaico ecc...
E ancora si può iniziare ad utilizzare il personale interno per la movimentazione degli allestimenti negli spostamenti dai laboratori al teatro in modo da non ricorrere ad una ditta esterna. In poche parole, la gestione del Teatro può e deve cambiare!"

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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