
Il nostro viaggio alla scoperta dei toscani all'estero continua. Per mostrare ai lettori le vicende e i ritratti di quanti, ottenuto un titolo di studio qui da noi o anche solo per fare un'esperienza di vita in un Paese diverso dal nostro e più o meno lontano per usi, costumi, possibilità di affermarsi in ambito lavorativo, hanno deciso di trasferirsi per un'avventura che nella maggior parte dei casi è diventata un vera e propria svolta nella vita.
Nome: Maurizio Giglioli
Anni: 40
Cresciuto a: Empoli, la mia famiglia è originaria di lì da generazioni
Studi: Diploma da geometra ma non ho mai esercitato la professione
Residenza e professione: Vivo a Barcellona
Quanti anni avevi quando hai lasciato l'Italia? Che tipo di occupazione svolgevi?
Ero un 23enne che non aveva un'occupazione ma determinato a impormi nella vita inseguendo le mie passioni
Sei sposato, single o fidanzato?
Sono fidanzato con una ragazza irlandese di nome Fiona
La frase: "Mai smettere di credere nei propri sogni"
Perché hai deciso di andare all'estero?
Ho sempre trovato questa possibilità affascinante e in grado di offrire possibilità in ambito lavorativo maggiori rispetto al nostro Paese
Che lavori svolgi adesso?
Faccio ciò che ho sempre desiderato. Per la precisione mi muovo nel mondo degli effetti visuali del cinema. Dopo tanto girovagare tra Los Angeles, San Francisco e Londra mi sono stabilizzato a Barcellona dove, insieme al mio socio Felix Balbas, ho aperto una compagnia, la 'Minimo VFX'. Ho già avuto esperienze lavorative importanti come l'opera che ho eseguito per il film 'Pupa'.
Credi che dove ti trovi ora ci siano più possibilità occupazionali rispetto che in Italia? Cosa è diverso rispetto che da noi?
Il mio lavoro mi permette di lavorare in remoto con tutto il mondo quindi abbiamo la possibilità di lavorare da dove vogliamo grazie a le tecnologie moderne.
I nostri clienti sono per di più fuori dalla Spagna, Berlino, Londra, Los-Angeles, ma in Spagna la pressione fiscale e molto più moderata che in Italia e i servizi almeno qui in Barcellona sono più adeguati per quello che paghiamo di tasse. C'è' crisi anche qui in Spagna , ma un attitudine molto più umile verso il lavoro che permette a molti di lavorare e andare avanti anche se non e' proprio il loro sogno.
Che differenze hai trovato tra gli Stati Uniti e la Spagna?
Negli Usa c'è un grande livello di civiltà. Io poi ho vissuto a Los Angeles e San Francisco che sono due città stupende. La Spagna però ha una marcia in più perché per condizioni climatiche e mentalità delle persone sono davvero molto simili a noi italiani.
Hai intenzione di tornare in Italia?
Prima o poi mi piacerebbe molto tornare nell'unico posto che chiamo casa, ma per il momento sto bene qui a Barcellona dove svolgo un lavoro che mi sta dando davvero tante soddisfazioni, nonostante il momento non sia dei migliori a livello globale. Anche l'instabilità politica italiana non è un grande incentivo per chi si trova impegnato all'estero.
Cosa ti manca di più del nostro Paese e in particolare di Empoli?
I luoghi di sempre. Quelli dell'infanzia, dei ricordi, di mille avventure vissute da ragazzo. Tutte cose che uno si porta sempre nel cuore.
Cosa ti senti di dire a un ragazzo giovane, magari appena uscito da scuola che vuole provare un'esperienza all'estero?
Che non deve avere paura a incontrare nuove persone, ambienti diversi. Andare all'estero può voler dire fermarsi per un periodo come dare una svolta alla propria vita. Coltivare i propri sogni per di più è fondamentale e va fatto con voglia e tannta determinazione.
Gianni Capuano