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La centrale 118 se ne va. Cosa c'è da essere contenti e grati?

Ora che ci sono anche le firme non resta che attendere fiduciosi, anche perchè, stando alle parole dei protagonisti, sarà addirittura un passo in avanti. Chi credeva che il trasferimento/accorpamento della centrale 118 a Pistoia fosse una perdita grave per il nostro territorio, avrà tirato un sospirone di sollievo nel leggere il comunicato col quale le firme sull'accordo dei direttori generali delle due aziende sono state ufficializzate. Altro che perdita per l'Empolese-Valdelsa, si legge infatti che la centrale unica Empoli-Pistoia è <motivo di grande orgoglio e rappresenta un riconoscimento alla professionalità ed alla esperienza dei nostri operatori>, che siamo <grati alla Regione Toscana>, che ci saranno <risultati positivi in termini di sicurezza> e uno <sviluppo ulteriore degli attuali assetti professionali e tecnologici>, che c'è soddisfazione da parte del mondo del volontariato. Insomma, se l'italiano non è un opinione, essere grati significa dire grazie. Quindi si ringrazia del fatto che la centrale se ne va e si infioretta il tutto con un crescendo rossiniano di siamo contenti, passi in avanti e via dicendo.

Il momento che vive l'Italia lo conosciamo tutti. Si parla ormai da tempo di spending review perché, per farla breve, mancano i soldi per molte cose e di conseguenza, purtroppo, anche per la sanità (ennesima prova ne sia la drastica riduzione delle Asl toscane). Quindi c'è poco da fare. E' un po' come quello che disse <non ti posso dare i soldi per tre motivi. Il primo è che non li ho e quindi inutile che ti dica gli altri due>. Se i soldi mancano e si procede ad una inevitabile riorganizzazione, c'è ben poco da fare e di sicuro la colpa non è della Regione, nè delle Asl, nè tantomeno dei dirigenti empolesi di via dei Cappuccini. Ciò che colpisce, quindi, non è tanto la sostanza ma la forma, ovvero spiegare che si va a migliorare e che c'è addirittura soddisfazione.

Soddisfazione di cosa? Del fatto che si perde una centrale nata e portata avanti con la professionalità e la fatica dei suoi operatori? Di una centrale fatta nuova e costata tanti soldi quando si sapeva già che sarebbe poi stata trasferita? di una centrale pistoiese che costa anch'essa ed è ugualmente di passaggio perché alla fine dei salmi in Toscana ne resterà solo una a Firenze? E' la solita storia di sempre, giochi politici e una spruzzata di fumo negli occhi per far apparire bianco ciò che invece è nero. Nessuno dubita e ha mai dubitato che la professionalità degli operatori e di tutti i soggetti sarà garanzia di continuità nel servizio e di qualità, ma, almeno per il nostro territorio, da qui a ringraziare e ad essere soddisfatti ce ne passa. Eccome se ce ne passa.


Centrale 118 da Empoli a Pistoia, quali conseguenze?

Marco Mainardi

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